Al via il secondo biennio del bando per il ''Programma casa - 10.000 alloggi entro il 2012''. La Regione Piemonte destina 256 milioni per finanziare la realizzazione di oltre 3.000 nuovi alloggi da dare in affitto alle famiglie meno abbienti.
Alla presentazione sono intervenuti l'assessore regionale alle Politiche territoriali, Sergio Conti, dirigenti e funzionari della Regione.
''La Regione - ha dichiarato Conti aprendo i lavori - continua ad investire risorse per assicurare ai cittadini piemontesi l'accesso alla casa, un diritto che la pesante congiuntura economica, con i suoi riflessi sull'occupazione, mette sempre piu' a rischio per migliaia di famiglie''.
Il secondo biennio tiene conto degli esiti gia' raggiunti con il primo, dell'evoluzione normativa e delle osservazioni formulate dagli enti. Sono previsti cinque bandi di concorso destinati a finanziare interventi di edilizia sovvenzionata, di edilizia agevolata sperimentale e di edilizia agevolata nei Comuni con popolazione superiore a 8.000 abitanti, nonche' la predisposizione di studi di fattibilita' e la costituzione o lo sviluppo di agenzie sociali per la locazione.
A queste iniziative si affiancano due ulteriori filoni di intervento: il primo e' diretto alla realizzazione dei casi pilota di social housing, la cui progettazione era stata finanziata con il bando del 2008 per un totale di circa 200 alloggi, il secondo e' riferito alla realizzazione degli interventi compresi nei contratti di riqualificazione urbana a canone sostenibile, la cui selezione si e' conclusa nel mese di agosto (circa 200 alloggi).
Per l'edilizia sovvenzionata si stima di poter finanziare 1.621 alloggi; il contributo massimo concedibile in conto capitale e' di 120 mila euro per alloggio; le case popolari saranno realizzate dai Comuni o dalle Agenzie Territoriali per la casa e saranno assegnate attraverso bandi pubblici,secondo le norme previste dalla legge regionale 46 del 1995.
Oltre agli interventi di recupero e nuova costruzione potranno essere finanziati anche gli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento energetico, funzionale e tecnologico del patrimonio edilizio esistente. I fondi destinati alla sovvenzionata sono pari a circa 191 milioni di euro, di cui 15 per la manutenzione.
L'edilizia sperimentale e' una misura che si colloca a cerniera degli interventi di sovvenzionata e agevolata, sia per quanto riguarda il contributo massimo concedibile, pari a 80 mila euro per alloggio in conto capitale, sia per quanto riguarda il reddito delle famiglie beneficiarie, che non puo' superare il limite previsto per la sovvenzionata, maggiorato del 30 per cento.
Per favorire il mix sociale gli interventi di agevolata sperimentale sono obbligatoriamente inseriti in piu' ampi interventi di edilizia agevolata ed edilizia libera destinata sia alla locazione sia alla vendita. Con il secondo biennio si stima di realizzare 168 alloggi per un importo totale di 13 milioni. Oltre a Comuni ed ATC possono partecipare al bando le cooperative edilizie e le imprese di costruzioni.
L'edilizia agevolata e' la misura di intervento che confina con il libero mercato; puo' essere realizzata dai medesimi soggetti previsti per l'edilizia agevolata sperimentale (Comuni, ATC, cooperative e imprese). Il contributo concedibile e' il piu' basso tra quelli previsti ed e' pari a 55 mila euro per alloggio sempre in conto capitale. Il limite di reddito delle famiglie raggiunge per questa misura la soglia massima oltre la quale cessano gli aiuti pubblici.
Ad esempio, la soglia attualmente prevista per una famiglia tipo di due componenti e' pari a 38.702,00 per redditi da lavoro autonomo e 64.503,00 per redditi da lavoro dipendente. La somma a disposizione per l'edilizia agevolata e' di 21 milioni di euro, gli alloggi previsti sono 512.
Il contributo concesso puo' essere totalmente o parzialmente a fondo perduto in relazione al reddito posseduto dalla famiglia beneficiaria. L'eventuale restituzione e' limitata a 1/3 del contributo assegnato e viene rimborsata in 15 annualita'; al termine della restituzione l'inquilino puo' riscattare l'alloggio versando alla Regione un'ulteriore quota pari alla meta' del contributo concesso a fondo perduto.
Tutti i canoni di affitto sono inversamente correlati al contributo concesso: piu' e' alto il contributo piu' e' basso il canone di affitto; in nessun caso i canoni possono superare quelli concordati in sede locale ai sensi della legge 431/1995, art. 2, comma 3. (cosiddetti ''canoni di secondo canale della 431'', inferiori a quelli di libero mercato).
Tutte le case saranno realizzate in edilizia biosostenibile e dovranno raggiungere determinati valori di sostenibilita' ambientale, secondo la scala di valutazione prevista dal ''Protocollo Itaca sintetico 2009 Regione Piemonte''. A riconoscimento dei maggiori costi, e' prevista la concessione di un contributo aggiuntivo che varia da 5 mila a 10 mila euro per alloggio, a seconda del grado di sostenibilita' raggiunto.
Le domande possono essere presentate ai Comuni sede di intervento fino al 19 ottobre 2009. L'istruttoria delle domande e' articolata su due livelli; la prima fase e' di competenza dei Comuni, la seconda della Regione. L'individuazione dei soggetti beneficiari e l'assegnazione dei contributi da parte dell'Amministrazione regionale avverra' entro la meta' del mese di gennaio 2010.