Qual è l’impatto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del PNC (Piano Nazionale complementare) sul mercato delle gare di progettazione? Lo scopriamo grazie al report trimestrale (luglio-settembre) diffuso dall’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria, architettura aderente a Confindustria.
Il terzo trimestre del 2022 segna un vero e proprio boom rispetto alle rilevazioni dei precedenti trimestri che prendono in considerazione affidamenti di servizi tecnici, di supporto alle stazioni appaltanti e le attività progettuali legate agli appalti integrati: sono stati pubblicati infatti 964 bandi, per un valore di servizi pari a 1.562,9 mln. Il confronto con il secondo trimestre del 2022 vede un incremento del numero dei bandi per servizi tecnici del 125,8% e del valore dei servizi messi in gara del 194,9%.
Il boom riguarda in misura ancora maggiore (4 volte in più sul secondo trimestre) la progettazione messa in gara, anche con gli appalti integrati: 855 mln, un dato in aumento del 432% rispetto al 2° trimestre 2022, quando ci si era fermati a 160,6 mln. Tutti questi progetti sono relativi ad interventi che attiveranno oltre 11 miliardi di euro, un dato in aumento del 61,8% rispetto al secondo trimestre 2022.
Se si confrontano gli ultimi sei mesi (Ottobre 2021-Marzo 2022 e Aprile 2022-Settembre 2022) si registrano addirittura incrementi nel numero dei bandi del 419% e nel valore dei servizi del 427,5%.
Ancora importante è la quota per affidamento di servizi di supporto alla stazione appaltante: 121 bandi, il 15,0% del totale, per un valore di 270,1 mln, 24,2% del totale; nel secondo trimestre del 2022 erano stati 62, il 15,5% del totale, per un valore di 78,3 mln. Di queste, il 47,9% riguardano la verifica dei progetti, il 39,7% il collaudo, l’1,7%, il Project management e il 10,8% sono altri servizi di supporto all’Amministrazione.
In dodici mesi l’Osservatorio Pnrr OICE ha censito 1.659 gare per servizi tecnici e appalti integrati di interventi a valere su risorse del PNRR e del PNC, per un importo totale di servizi di 2.489,6 mln, riferibili a circa 24,7 mld di lavori. Va considerato però che a questi affidamenti pubblicati su quotidiani e gazzetta ufficiale, vanno aggiunti i numerosi incarichi di importo al di sotto dei 139.000 euro, che sono affidati in via diretta, anche senza indagini di mercato.
Le parole del presidente OICE
Il Presidente OICE, Giorgio Lupoi commenta così il Report: “I dati confermano quanto ogni giorno stiamo vivendo con le nostre società e cioè che le gare per interventi del Pnrr trainano sempre più la domanda pubblica di servizi tecnici, progettazione in primis, e questo anche considerando che tanti affidamenti sono al di sotto della soglia dei 139.000 euro. Si tratta di un forte aumento, spinto dall’esigenza di rispettare i tempi. Lo si vede soprattutto con gli appalti integrati (di importi rilevanti) e con gli accordi quadro, che però sono una specie di scommessa perché devono poi concretizzarsi con contratti attuativi nei prossimi mesi e anni, ma confidiamo che le necessità delle stazioni appaltanti faranno sì che siano, come si suole dire, riempiti in tempi rapidi. Ferma restando l’esigenza di dare attuazione e continuità al Piano, le preoccupazioni sono invece sul fronte della capacità dei soggetti attuatori di gestire le procedure e seguire l’esecuzione dei contratti nei tempi e nei costi fissati. Da oltre un anno battiamo sempre sullo stesso punto: affidarsi all’esterno per supporti di project management, oltre che all’inhouse di società pubbliche. Vediamo che qualcosa si muove se è vero, come è vero, che le gare per supporti al RUP (sia pure riguardanti anche altre attività tecniche) cubano 240 milioni e il 15% del totale delle gare bandite, quasi quattro volte in più per valore rispetto al precedente trimestre. Di supporti per attività di project management si segnala in questo trimestre soltanto una gara di ASP, Azienda sanitaria di Bolzano per 1,6 milioni, un po’ poco per il volume di interventi che in questo trimestre è stato bandito. Siamo convinti che sia questa la strada, anche perché arrivano segnali di difficoltà ad impegnare tutte le risorse da parte degli enti locali, ancorchè supportate validamente da Invitalia. Le nostre società sono pronte ad affiancare, oltre alle imprese negli appalti integrati, anche le amministrazioni nella gestione tecnica dei contratti. C’è bisogno dell’impegno di tutti e noi ci siamo”.
Ulteriori dati dall’Osservatorio
Tornando ai dati, risultano in forte aumento il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura, con un +122,7% sul 2° trimestre del 2022, per un importo di 1,11 mld (+188,5%), di cui il 98% di importo superiore a 139.000 euro.
I dati OICE evidenziano che la maggiore parte delle risorse ha riguardato l’edilizia scolastica, che con 258 bandi pubblicati (+789,7% rispetto al secondo trimestre del 2022) raggiunge il 32,0% del totale dei bandi.
Le Amministrazioni dello Stato (centrali e periferiche) sono le stazioni appaltanti più attive, con 433 bandi di gara, per un totale di servizi affidati pari a 1.274 mln di euro su un totale di 1.562 mln, l’81,5% del totale, a riprova del ruolo centrale che esse rivestono nell'attuazione del PNRR.
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