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PNRR: quali priorità? La parola ai Comuni italiani

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PNRR: quali priorità? La parola ai Comuni italiani
Decaro, presidente dell’Anci: “Per noi è importante fare il punto perché i progetti dei Comuni, opere per 40 miliardi, sono parte decisiva dell’intero PNRR”

Come procede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR? Quali sono le priorità per la sua buona riuscita? Ne ha parlato il presidente dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Antonio Decaro, in occasione della cabina di regia convocata dalla premier Giorgia Meloni.

“Ringraziamo per questa convocazione, per noi è importante fare il punto perché i progetti dei Comuni sono parte decisiva dell’intero PNRR. Si tratta di opere per 40 miliardi di euro, che sono stati praticamente tutti già assegnati e che arrivano ai Comuni perché le linee guida stabilite dalla Commissione europea ricalcano in gran parte le nostre competenze sul territorio”.

“Fin qui - ha detto il presidente dell’ANCI - è stato compiuto un grande sforzo progettuale, grazie alla collaborazione con i ministeri e con le Regioni, ora è il momento di passare alla fase esecutiva e ci sono alcune criticità da risolvere”.

Le 3 questioni urgenti secondo l’Anci

“La prima criticità riguarda l’estensione ai prossimi anni dello strumento che è stato individuato per fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime: l’apposito Fondo va rifinanziato e vanno confermate le procedure semplificate di accesso che sono state previste per i Comuni. In secondo luogo, bisogna ulteriormente semplificare e sveltire le pratiche di autorizzazione e nulla-osta necessarie ad aprire i cantieri, soprattutto in ambito paesaggistico e ambientale”.

“La terza questione urgente - ha concluso il presidente dell’ANCI - riguarda le procedure di attuazione: bisogna rendere più semplice e scorrevole il canale tra Comuni e ministeri per quanto riguarda le convenzioni, la definizione delle scadenze da rispettare, le modalità di monitoraggio e di rendicontazione. La gestione dell’attuazione da parte dei diversi ministeri titolari delle risorse spesso non è omogenea e noi pensiamo che invece tutto debba seguire delle procedure standard semplificate, anche per garantire che le scadenze nazionali siano compatibili coi tempi di affidamento dei lavori”.