1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Polizze catastrofali: per le imprese, decreto inapplicabile

Polizze catastrofali: per le imprese, decreto inapplicabile

di
Polizze catastrofali: per le imprese, decreto inapplicabile
Caos polizze catastrofali: costi elevati, regole poco chiare e rischi per le imprese. Confartigianato chiede un rinvio per evitare un disastro annunciato

Le polizze catastrofali obbligatorie rischiano di trasformarsi in un boomerang per le imprese. Regole poco chiare, costi elevati e tante incognite rendono l’applicazione del decreto estremamente complessa. Le aziende italiane si trovano di fronte a un provvedimento che, invece di offrire sicurezza, genera incertezza e preoccupazione. Confartigianato lancia l’allarme: serve un rinvio per definire criteri equi e sostenibili. Scopriamo perché questo obbligo, così com’è, rischia di danneggiare più che proteggere.
“Il decreto sull’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali e gli eventi catastrofali è inapplicabile. Chiediamo che prevalga il buon senso e che si intervenga con un rinvio dell’entrata in vigore per chiarirne tutti gli aspetti e costruire polizze adatte alle esigenze delle imprese”. È l’appello del Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, che esprime le preoccupazioni di oltre 4 milioni di imprenditori alle prese con un provvedimento che impone un costo complessivo di almeno 2 miliardi di euro, senza fornire certezze su cosa sia effettivamente coperto, quali danni siano risarcibili e come valutare le offerte delle compagnie assicurative.
“Troppe incertezze - sottolinea Granelli - che Confartigianato ha evidenziato da tempo, ma che non sono state chiarite nonostante il lungo iter normativo. Il decreto attuativo è stato pubblicato solo il 28 febbraio, a un mese dall’entrata in vigore della norma. Ora è fondamentale individuare soluzioni concrete, percorribili e realmente efficaci per proteggere le imprese da questi rischi”.
Negli ultimi giorni, Granelli ha insistito sulla necessità di una proroga, avvertendo che “senza regole chiare, rischiamo il Far West delle polizze per calamità naturali ed eventi catastrofali”. Tra i problemi più critici, l’esclusione dei danni causati da precipitazioni intense, sempre più frequenti e devastanti, e l’assenza di una mappatura ufficiale delle aree a rischio, che potrebbe portare a disparità di trattamento e costi ingiustificati per le imprese situate in zone vulnerabili. Inoltre, il decreto non chiarisce come debbano comportarsi i piccoli imprenditori con beni di valore modesto e senza una sede fissa, né definisce le regole per i beni acquistati in leasing o le responsabilità tra proprietari e locatari. In questo contesto di incertezza, le imprese non possono valutare correttamente i prezzi delle polizze offerte dalle assicurazioni.
Ma c’è un aspetto ancora più critico: chi non stipula l’assicurazione sarà escluso da contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche, comprese quelle previste in caso di emergenze. Questo potrebbe persino compromettere l’accesso al credito garantito dal Fondo di garanzia per le PMI.

La preoccupazione e la richiesta di un confronto

“La nostra preoccupazione è forte - aggiunge Granelli - perché le polizze agiscono solo sugli effetti dei disastri, ma non prevengono i danni. È essenziale avviare politiche di prevenzione e messa in sicurezza del territorio”. I dati di Confartigianato rivelano che, tra il 2014 e il 2023, l’Italia ha subito danni per 68,1 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi, con una media annua di 6,8 miliardi. Solo la Germania ha registrato un impatto maggiore in Europa, con 87,7 miliardi nello stesso periodo.
Granelli ha quindi chiesto di riaprire il dialogo ai tavoli ministeriali per individuare soluzioni e stabilire una soglia di rischio minimo, al di sotto della quale l’obbligo assicurativo non sarebbe applicabile.
Il 26 marzo, mentre la Camera ha bocciato un emendamento proposto dall’On. Riccardo Zucconi (FdI) per rinviare l’entrata in vigore del provvedimento di sette mesi, il Governo ha convocato un incontro tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Confartigianato, le altre associazioni imprenditoriali e l’Ania (l’associazione delle compagnie assicurative) per il 31 marzo, proprio l’ultimo giorno utile prima dell’entrata in vigore dell’obbligo.


Segui il tuo cantiere da remoto

Seguire il cantiere da casa o dall’ufficio oggi è possibile. WebcamPlus offre a tutti - imprese, committenti e studi di progettazione - la possibilità di monitorare costantemente ogni tipologia e dimensione di cantiere grazie a un innovativo sistema di video-controllo personalizzato. Decidi intervallo di invio immagini, durata delle riprese, posizionamento e numero delle videocamere. Controllo totale in tempo zero e con la massima efficienza.