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Pollice alto degli Amici della Terra per il Decreto Rinnovabili

Energie rinnovabili di
L’associazione apprezza che la bozza di DM predisposta dal Ministero dello sviluppo ribadisca con chiarezza il divieto di incentivazione del grande fotovoltaico nelle aree agricole

In merito alla bozza del DM sulle rinnovabili è arrivato il parere degli Amici della Terra. Sul futuro delle fonti pulite di energia elettrica in Italia, l’associazione condivide la valutazione dell’AD di Enel Starace che propone di puntare su idroelettrico, geotermico e fotovoltaico sui tetti degli edifici e che sottolinea correttamente che l’Italia non è un paese vocato per l’eolico anche a causa del basso grado di ventosità.

Gli Amici della Terra ribadiscono che è possibile un importante sviluppo delle rinnovabili elettriche per conseguire gli obiettivi 2030 delle politiche energetico ambientali senza bisogno di incentivi a carico delle bollette e senza impatti inaccettabili per il paesaggio italiano come nel caso del fotovoltaico nelle aree agricole e degli impianti eolici. In questa prospettiva gli Amici della Terra apprezzano che la bozza di DM predisposta dal Ministero dello Sviluppo ribadisca con chiarezza il divieto di incentivazione del grande fotovoltaico nelle aree agricole.

Inoltre gli Amici della Terra apprezzano l’impostazione del meccanismo delle aste per i grandi impianti, che appare correttamente finalizzata a far emergere la piena competitività ormai raggiunta da tecnologie come il fotovoltaico e l’eolico. A nostro parere questa impostazione farà emergere che per gli impianti eolici e fotovoltaici non c’è più bisogno di incentivi.

Infine non condividono la richiesta di Energia Futura di creare dei contingenti riservati agli impianti eolici perché è il sintomo chiaro del timore che, nella realtà italiana, emerga la maggiore competitività del fotovoltaico. Sarebbe assurdo che per gli interessi della lobby dell’eolico i cittadini pagassero oneri in bolletta per una tecnologia più cara e con maggiori impatti ambientali.