Un nuovo brevetto Polyglass, realtà ai vertici nella produzione di materiali impermeabilizzanti e isolanti per edilizia, sta per rivoluzionare il mondo delle costruzioni. Si tratta di Reoxthene Technology®, con cui l’azienda veneta è riuscita a realizzare membrane bituminose più leggere anche del 40% rispetto a quelle normalmente usate per impermeabilizzare gli edifici.
Le diverse tipologie in produzione, pensate sia per il residenziale che per gli edifici commerciali e industriali, sono destinate a soppiantare gradualmente quelle tradizionali ancora in commercio. La nuova membrana bitume polimero coprirà entro fine anno il 20% della tradizionale produzione Polyglass e – secondo le proiezioni del management – porterà entro i prossimi 3 anni 20 milioni in più di fatturato.
«La tecnologia Reoxthene – spiega l’amministratore delegato Pierluigi Ciferni – rappresenta il primo, straordinario frutto dell’alleanza Polyglass-Mapei, concretizzatasi lo scorso anno con l’ingresso di Polyglass nel Gruppo leader assoluto negli adesivi per edilizia. Da questa sinergia stanno nascendo prodotti di assoluta rilevanza, destinati a diventare standard mondiali». Il Gruppo Mapei investe per la Ricerca e Sviluppo il 5% del fatturato (1,7 miliardi), e il 12% dei suoi 6100 addetti.
«I vantaggi di queste membrane bitume polimero sono diversi ed eclatanti – continua Ciferni –. La loro eccezionale leggerezza assicura facilità nel trasporto sul luogo di lavoro e nell’applicazione, con conseguenti costi inferiori, tempistiche ridotte e minor fatica da parte degli operatori addetti alla posa, e rientrano nella strategia di ecosostenibilità intrapresa da tempo dal Gruppo.
Questi prodotti, inoltre, contengono fino al 30% in più di miscela bitume polimero: il peso della membrana cala ma la qualità aumenta, garantendo maggiori prestazioni e miglior resa». Altro aspetto non secondario è quello della maggiore sicurezza in cantiere. Un rotolo bituminoso tradizionale può pesare anche più di 50 chili: una fonte di rischi notevole per chi deve impermeabilizzare tetti a grandi altezze.
Ma le novità non finiscono qui: con un investimento di circa 10 milioni di euro per la realizzazione di una nuova linea di produzione, l’azienda veneta fa il suo ingresso nel settore delle membrane sintetiche (PVC e TPO) particolarmente adatte all’impermeabilizzazione di grandi opere civili e commerciali: un settore che in in Europa vale più di 500 milioni di euro. Per Pierluigi Ciferni entro il 2012 questo nuovo materiale rappresenterà il 30% della produzione totale, e porterà un fatturato ulteriore di 40 milioni.
Nonostante la crisi mondiale dell’edilizia, il Gruppo Polyglass – che vanta 5 stabilimenti produttivi intorno al mondo e consociate in Nord America, U.K. e Romania – ha ottenuto lusinghiere conferme nei primi 6 mesi dell’anno in corso, con un confortante +30% in USA: una tendenza che sta trovando conferma in questa seconda parte del 2009. Polyglass dunque, grazie anche al nuovo brevetto lanciato su scala mondiale e alle sue ulteriori applicazioni attualmente allo studio (membrane sempre più leggere e performanti saranno proposte al mercato nei prossimi mesi), conta di chiudere il 2009 con un ottimo +20% e con 20 unità in più in organico, arrivando a quota 320 dipendenti.
Polyglass è un’azienda fondata nel 1969 che fa parte del Gruppo Mapei dal 2008. Guidato dal 1937 dalla famiglia Squinzi, il Gruppo Mapei conta 63 aziende consociate, 56 stabilimenti produttivi operanti in 25 paesi nei cinque continenti, ed ha come obiettivo il raggiungimento dei 2 miliardi di fatturato entro il 2010. «Pensare in grande ed espandersi nel mondo, mantenendo sempre le caratteristiche di un’azienda familiare attraverso l’innovazione e nel rispetto dell’ecosostenibilità» è la filosofia di Giorgio Squinzi, oggi alla guida dell’azienda fondata dal padre Rodolfo.