Mentre i mutui prevedono necessariamente l’acquisto (o la ristrutturazione) di un’abitazione, i prestiti personali possono essere utilizzati per qualsiasi necessità. Non richiedono una destinazione specifica. Come sta andando questo mercato?
Nella prima parte del 2024 si nota una crescita. Dopo un 2023 sostanzialmente stabile (-1,6% rispetto al 2022), stiamo assistendo nel 2024 ad una crescita davvero consistente dei volumi intermediati (+9,3% rispetto al primo semestre del 2023).
“Kìron Partner SpA continua a collaborare con le principali società specializzate nel credito al consumo per l’intermediazione di prestiti personali - afferma Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA - e ad offrire alle famiglie consulenza specializzata anche in questo ambito. Abbiamo riscontrato un forte interesse da parte dei clienti verso forme di finanziamento versatili come il prestito personale. Nel primo semestre la nostra crescita nei volumi intermediati in questo specifico settore è aumentata del 55% rispetto all’anno precedente”.
Prestiti personali: le caratteristiche dei finanziamenti erogati
Analizzando i volumi dei prestiti intermediati da Kìron nella prima parte del 2024 osserviamo un ulteriore incremento nel ticket e nella durata media delle operazioni finanziate. Il ticket medio, pari a 13.480 €, è ancora in crescita sia rispetto alla media di mercato (+50%) sia rispetto ai prestiti personali intermediati da Kìron nel 2023 (+8%). Si osserva un ulteriore incremento anche nella durata media del piano di ammortamento, che passa da 80 mesi nel 2023 a 83.4 nel 2024. I clienti sembrano, quindi, continuare a preferire rateazioni più lunghe.
Il 46% delle operazioni di finanziamento è stata erogata nell’Italia settentrionale, il 19.4% nell’Italia centrale mentre il 34.7% al sud e nelle isole.
Uno sguardo alla provenienza geografica dei clienti evidenzia che il 72,7% è di nazionalità italiana, il 11,7% di nazionalità europea ed il 15,6% extra-europea. La presenza di clienti stranieri è particolarmente accentuata al nord, dove è pari a circa il 40% del totale, e al centro, dove si attesta al 35%, mentre è meno rilevante al sud (< 10%) e nelle isole (< 5%).
Da un’analisi sulle variabili socio-demografiche condotta da Kìron, sempre a partire dai suoi dati interni, si osserva che l’età media alla richiesta è sostanzialmente stabile e pari 43,4 anni, con una segmentazione che denota un maggior ricorso al credito da parte delle fasce più giovani e under 45 anni, che rappresentano oltre il 56% del totale. Il 72,5% dei richiedenti è di genere maschile.
Per quanto concerne la professione, il 79% dei clienti sono dipendenti del settore pubblico o privato, il 10% svolge un lavoro autonomo o libero professionale, mentre l’8% è in pensione. È bene evidenziare che, seppure in minima parte, anche i clienti che hanno contratti a termine (contratti stagionali o avventizi, di apprendistato) o altre forme di reddito riescono ad accedere al prestito personale (3%).
“Il segmento che nel primo semestre dell’anno sembra aver contribuito di più alla crescita del mercato del credito al consumo - conclude Landoni, Presidente Kìron Partner SpA - è stato proprio quello dei prestiti personali. L’indice di fiducia delle famiglie è in crescita, nonostante un approccio prudente al mercato del credito. Dopo un 2023 molto positivo, stiamo raggiungendo risultati ancora più significativi, grazie anche ad un contesto di mercato sempre più favorevole. Nel 2024 ci aspettiamo una crescita dei volumi intermediati di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Ottimi risultati che ci spingono a guardare con ulteriore fiducia al 2025, quando il mercato tornerà ad espandersi con ancora maggiore forza e decisione”.