Il settore delle professioni si muove alla stessa velocità su tutto il territorio nazionale? La terza edizione dei Rapporti regionali curati dall’Osservatorio di Confprofessioni ci fornisce tutte le risposte.
“I Rapporti nascono dall’esigenza di osservare il mondo delle libere professioni attraverso una fotografia fedele e aggiornata della realtà professionale in ciascuna Regione - ha commentato la vicepresidente, Claudia Alessandrelli, nel corso della presentazione al Ministro Gelmini -. Sono pensati come strumento essenziale a disposizione delle classi dirigenti regionali per calibrare al meglio le politiche di sviluppo su scala territoriale, facendo perno sul mondo associativo e datoriale. Proprio da tale mondo sono emerse nel corso del 2020 preziose indicazioni per fronteggiare e gestire l’emergenza sanitaria ed economica innescata dalla diffusione del virus nel nostro Paese, sia a livello centrale che periferico”.
I dati dei Rapporti regionali di Confprofessioni
Secondo i dati dei Rapporti, le regioni che hanno subito il calo più forte nel numero di liberi professionisti, tra il 2019 e il 2020, sono la Valle d’Aosta (-20,7%), la Calabria (-10,6%) e il Friuli Venezia Giulia (-9,2%); mentre, in alcune regioni, esclusivamente del Centro-Sud, il numero di liberi professionisti è cresciuto anche nella congiuntura segnata dal Covid-19 (Sardegna, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Puglia e Lazio), poiché meno colpite dagli effetti della pandemia.
Sul fronte del gender-gap, le regioni che mostrano una composizione più equilibrata tra maschi e femmine sono Sardegna (41,0% libere professioniste), Lombardia (40,7% libere professioniste) e Lazio (38,6% libere professioniste). Al contrario le regioni che evidenziano il distacco più marcato tra uomini e donne sono Molise (26,3% libere professioniste), Abruzzo (29,1% libere professioniste) e Campania (29,4% libere professioniste).
Per quanto riguarda, infine, le differenze reddituali, tutte le regioni del Mezzogiorno e del Centro presentano valori minori della media italiana sia per i professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps sia per i quelli iscritti alle Casse di previdenza private.
Allerta Covid-19
Inutile nasconderlo. Il Covid-19 continua a far paura. La campagna vaccinale procede, ma nel frattempo la diffusione di nuove varianti del virus aumenta l’incertezza su ciò che succederà nei prossimi mesi.
Non possiamo escludere nuove misure restrittive. Come comportarsi in un contesto del genere? La scelta migliore è quella di farsi trovare pronti ad ogni evenienza.
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