1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Progettazione pubblica: come interpretare gli ultimi dati sul mercato?

Progettazione pubblica: come interpretare gli ultimi dati sul mercato?

Professione di
Progettazione pubblica: come interpretare gli ultimi dati sul mercato?
Da una parte i servizi di progettazione che registrano una sia pure lieve flessione, dall’altra tutto il mercato dei servizi tecnici che raggiunge un livello record. Ecco cosa ne pensa l’Oice

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato l’aggiornamento di dicembre dell’Osservatorio Oice/Informatel, relativo al mercato delle gare pubbliche di progettazione. I dati dell’ultimo mese dell’anno consentono di tracciare un bilancio dell’intero 2019 e di provare a intuire le prospettive per il 2020. Vediamo cosa ne pensa il presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone.

“Si è chiuso un anno di difficile interpretazione - ha dichiarato -. Da una parte i servizi di progettazione che registrano una sia pure lieve flessione, dall’altra tutto il mercato dei servizi tecnici che raggiunge un livello record in un quadro segnato dalla tenuta delle gare di maggiore importo. Tutto ciò ci indica che non va abbassata la guardia sui principi fondamentali, quale quello della centralità del progetto. Da questo punto di vista potrebbe preoccupare l’aumento delle gare per appalto integrato, liberalizzate per il 2020, anche se può considerarsi in una certa misura fisiologico dopo l’apertura del decreto ‘sblocca cantieri’”.

“Complessivamente, visto anche il miglioramento dei dati del settore dei lavori, sul quale si iniziano a vedere i benefici derivanti dalla messa in gara di progetti affidati negli ultimi due anni, sembra superata la crisi della domanda partita nel 2008, ma bisogna assicurare continuità di risorse”.

Dove bisogna intervenire per dare una spinta alla ripresa?

“A questo proposito - continua il Presidente OICE - occorre risolvere rapidamente, anche con l’ausilio del prossimo regolamento del codice, i problemi operativi che impattano sull’iter di predisposizione dei progetti. Stiamo chiedendo quindi, alla commissione ministeriale all’uopo istituita, che siano previsti livelli minimi di attivazione degli accordi quadro, che siano ricondotte nei giusti limiti le richieste di garanzie, spesso spropositate, così come riteniamo necessario dare certezza ai tempi di aggiudicazione, limitare i costi del rimborso delle spese di pubblicazione dei bandi sui quotidiani e accorciare i tempi di pagamento. In altre parole occorre riequilibrare il rapporto fra operatori economici e stazioni appaltanti: questa dovrebbe essere la missione principale del nuovo regolamento”.