Proroga affitto: come si paga l’imposta di registro?

Immobiliare di Marco Zibetti
Un contribuente chiede all’Agenzia delle Entrate se, in caso di proroga del contratto d’affitto, l’imposta di registro dev’essere versata per l’intero periodo

Oggi rispondiamo a un interessante quesito che riguarda la proroga del contratto d’affitto e le modalità di pagamento della relativa imposta di registro. Lo facciamo grazie all’Agenzia delle Entrate, che ha risposto al seguente quesito.

“L’imposta di registro dovuta per la proroga per altri 4 anni di un contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo deve essere versata per l’intero periodo della proroga o può essere pagata anche di anno in anno?”

La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi

Per la proroga di un contratto di locazione pluriennale l’imposta di registro può essere corrisposta, a scelta dell’interessato, per la singola annualità o per tutto il periodo di durata della proroga.

L’imposta va versata entro 30 giorni dalla scadenza del contratto (o di una precedente proroga) con le seguenti modalità:

- con i servizi telematici dell’Agenzia (software RLI o RLI-web), tramite richiesta di addebito su conto corrente (in questo caso, insieme alla richiesta di addebito viene inviata telematicamente la comunicazione della proroga)

- effettuando il pagamento con il modello F24 - Elementi identificativi (chi sceglie questa soluzione deve comunicare la proroga all’ufficio dove è stato registrato il contratto, presentando il modello RLI nello stesso termine di 30 giorni).

Si ricorda, infine, che per i contratti di locazione per i quali si sceglie la cedolare secca (potendo optare per tale regime sostitutivo) l’imposta di registro per registrazioni, risoluzioni e proroghe non è dovuta.


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