Nella difesa dell’ambiente e nella riduzione delle emissioni climalteranti, le costruzioni giocano un ruolo chiave. Basti pensare che, dei 17 obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile, 15 coinvolgono direttamente il nostro settore. L’edilizia, quindi, rappresenterà un passaggio fondamentale nella definizione dell’Agenda urbana sostenibile. Ma serve un cambio di passo. In quali ambiti? Ecco cosa ne pensa l’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, il cui presidente s’è espresso a Bruxelles.
Il presidente Ance Gabriele Buia indica le priorità
Prima di tutto sarebbe necessaria una revisione del Patto di stabilità per gli investimenti green. “Bene la volontà espressa dal Commissario Gentiloni di fare pieno uso della flessibilità prevista dalle regole, ma è necessario affrontare il problema della burocrazia, altrimenti in Italia gli investimenti non atterrano mai”.
Tra le altre questioni più urgenti, sottolineate dall’Ance al Parlamento Ue, il tema del subappalto, che vede i limiti imposti dalla normativa italiana in contrasto con le direttive europee, e i ritardati pagamenti della p.a., con due procedure di infrazione che ancora pendono sul nostro Paese.
Infine forte preoccupazione è stata espressa dal presidente Buia in tema di accesso al credito: la normativa prudenziale europea, infatti, ha creato un clima di estrema chiusura degli istituti di credito nei confronti delle imprese di costruzione.