Il patrimonio immobiliare italiano è notoriamente vetusto, con quasi 4 case su 10 che hanno più di 40 anni. Per questo, e non solo, siamo un popolo votato alle ristrutturazioni. Anche i bonus hanno dato una grande spinta in questo senso. Secondo i dati pubblicati di recente dal Cresme, gli incentivi hanno riguardato 17,8 milioni di interventi, mobilitando investimenti pari a 297,7 miliardi di euro. Un trend positivo che si pensa continuerà anche nel 2019.
Secondo il sondaggio annuale lanciato a fine 2018 dal portale Habitissimo, infatti, il 71% degli intervistati farà lavori di ristrutturazione in casa nei prossimi mesi dell’anno. Di questi il il 6% crede spenderà intorno ai 30.000. Buoni propositi che non è difficile pensare si realizzeranno.
Ma quali sono le città dove si ristruttura di più e quali sono i lavori più richiesti? A trainare il mercato dei lavori in casa nel 2018 è stata Milano, che ha registrato il 12% del totale delle richieste di ristrutturazione del portale Habitissimo. In cima alla lista troviamo le pulizie, con il 5% del totale delle richieste, seguite da ristrutturazione bagno con il 4% e tinteggiatura con il 3,2%. Per quanto riguarda i lavori di pulizie, la maggior parte, ben il 62%, riguarda servizi di pulizia casa, mentre il 30% riguarda pulizia post lavori e un 11% pulizie tende da sole. La ristrutturazione bagno riguarda al 54% lavori di ristrutturazione integrale, mentre il il 35% ha a che fare con piccoli lavori tra cui, in cima alla lista, si trova l’installazione del box doccia. Le richieste di imbianchini riguardano invece al 60% lavori di tinteggiatura all’interno della casa e solo un 6% all’esterno. Anche installazione aria condizionata, lavori di falegnameria e posa parquet sono nella top ten dei lavori più effettuati nella città meneghina.
Dopo Milano troviamo Roma con il 10% delle richieste totali registrate dal portale. Ma che tipo di lavori vengono maggiormente richiesti nella capitale? Anche qui i lavori di pulizia sono in cima alla lista con il 6%, seguiti da ristrutturazione casa con il 5% e lavori di falegnameria con il 3,4%. Altre categorie di lavori in casa con percentuali più basse, ma in crescita rispetto al 2017, sono l’installazione di allarmi e impianti di sicurezza (+22%), aria condizionata (+13%) e la costruzione di case prefabbricate (+57,5%).