L’Italia necessita di una legge sulla qualità dell’architettura. Se ne parla da tempo, ma a che punto siamo in questo senso? Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini ne ha discusso con il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Francesco Miceli. Alla riunione, che si è tenuta a Roma al Ministero della Cultura, erano presenti anche il prof. Lorenzo Casini, capo di Gabinetto del Mic, l’Arch. Federica Galloni, DG Abap, e Alessandra Ferrari, Consigliere Nazionale del CNAPPC.
Le parole di Franceschini e Miceli
“L’Italia è la patria dell’architettura - ha dichiarato il Ministro Franceschini - ma nonostante un dibattito che si protrae da decenni non ha ancora una Legge sulla qualità architettonica. Il confronto avviato oggi getta le premesse per colmare questa lacuna e per promuovere il ruolo dell’architettura nel raggiungimento di uno sviluppo autenticamente sostenibile e nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini, così come dell’armonia delle comunità”.
“Un incontro certamente proficuo - commenta il Presidente Miceli - in cui abbiamo rinnovato un rapporto di collaborazione con il Ministero e avanzato la richiesta di celerità per chiudere la fase delle Linee guida dell’architettura e per aprire la nuova fase, incentrata sull’ampia partecipazione della società, che porti a una Legge per l’architettura. L’Italia è in ritardo rispetto agli altri Stati europei, però questo ci permette di fare una Legge molto più aderente alla realtà attuale del nostro Paese. Arriviamo forse per ultimi temporalmente, ma possiamo recuperare in termini di qualità”.