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Recovery Fund: come sfruttare la grande occasione?

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Recovery Fund: come sfruttare la grande occasione?
Cnappc: “Il 2020 rappresenterà un anno di sofferenza e di crisi, ma grazie al Recovery Fund potrà anche essere l’anno delle prospettive inedite”

Il Recovery Fund rappresenta una grande occasione di rilancio. Le risorse che arriveranno dall’Unione Europea sono importanti e non andranno sprecate. Come fare? Ecco i suggerimenti del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che si propone di stimolare l’agenda politica dei prossimi mesi.

Creare città policentriche, in cui muoversi nell’arco di 30 minuti, con sistemi di mobilità pubblica che limitino l’uso dei mezzi privati al solo ultimo miglio; riattivare i servizi ecosistemici per una simbiosi tra città e campagna, mettendo le persone al centro di ogni processo; contrastare i cambiamenti climatici; usare in maniera integrata energie e risorse economiche pubbliche e private: queste le sfide che impongono il cambiamento degli strumenti di lavoro di Citymaker e Cityplanner”.

“Serve, quindi, una revisione delle regole del governo del territorio, passando dal sistema delle 'conformità' a quello 'strategico', per rendere fattibili quegli interventi, necessari alla rigenerazione urbana, prospettati dalla visione Europea, che, se declinati in chiave green, rappresentano una condizione necessaria per l’erogazione del Recovery Fund”.

“Le nostre città devono avere gli strumenti per evolversi e per dare una risposta alla domanda di qualità di vita delle persone, che, nell’anno della pandemia, è ancora più forte: le regole non possono più essere quelle desuete, definite quasi un secolo fa, quando occorreva regolare la crescita delle città con Piani ordinati e funzionali: Piani, però, che hanno prodotto realtà che impongono di essere rigenerate perché senza qualità e bellezza”.

“Il 2020 - sottolinea ancora il Consiglio Nazionale - rappresenterà l’anno della crisi sanitaria, dei lutti e della crisi economica, ma potrà anche essere l’anno delle prospettive inedite. L’Unione Europea, dopo aver assunto finalmente un ruolo centrale di prospettiva politica e di coordinamento dell’indirizzo economico verso la scelta 'Green' quale principale motore economico del continente, ha attivato forme di finanziamento impensabili un anno fa”.

Il convegno online sulle politiche urbane territoriali

Su questi temi la massima rappresentanza ordinistica degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha organizzato il Convegno on line “Politiche Urbane Territoriali. Per un newgreen deal italiano”, in programma il prossimo 18 dicembre (10/13 - 13,30/15,30 in live streaming su architettiperilfuturo.it e sulla piattaforma iM@teria). Esperti, politici e rappresentanti delle istituzioni discuteranno del Piano Next EU Generation e della necessità di evoluzione delle nostre città, mettendo a confronto pratiche italiane ed europee. Concluderanno i lavori il Senatore Andrea Ferrazzi e il Sottosegretario al MIT Salvatore Margiotta in qualità, rispettivamente, di primo firmatario del Disegno di Legge 1131 sulla Rigenerazione urbana, in questi giorni in discussione al Senato, e di responsabile per il Governo per quanto attiene al Governo del Territorio.

“Questo Disegno di legge - conclude il Consiglio Nazionale - affronta finalmente il tema della Rigenerazione urbana quale cura contro il consumo di suolo, quale 'summa' delle sostenibilità in campo ambientale, economico e sociale, proponendo una Agenzia Nazionale per le città che permetta di indirizzarne in maniera coordinata gli interventi necessari al recupero delle parti degradate, periferiche o centrali, e la creazione di un Fondo strutturale per la rigenerazione urbana: strumenti, questi, che ci trovano pienamente concordi”.