La Legge della Regione Basilicata n.25/2009 recante ''Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell'economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente'' e' censurabile relativamente alla norma che prevede l'istituzione obbligatoria del fascicolo di fabbricato.
Tale previsione obbligatoria, infatti non rientra nella competenza legislativa regionale e viola i principi dell'art. 3 Cost., sotto il profilo del generale canone di ragionevolezza, e dell'art. 97 Cost., in relazione al principio di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione, cosi' come gia' rilevato nella sent. n. 315 del 2003 della Corte Costituzionale nei confronti di analoghe previsioni contenute in una legge della Regione Campania.
Infatti, il libretto di fabbricato deve contenere documentazione e certificazioni gia' in possesso della pubblica amministrazione e pertanto onerose e ingiustificate attivita' a carico dei privati proprietari.
Peraltro, la materia attiene all'ordinamento civile, trattando di questioni che incidono sul diritto di proprieta' e spetta al legislatore statale dettarne la disciplina, al fine di garantire l'uniformita' di trattamento sull'intero territorio nazionale.
''L'impugnativa della legge della Basilicata non incide comunque sulla disciplina regionale del 'Piano Casa' - ha precisato il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto - ma attiene esclusivamente alla norma sul fascicolo di fabbricato, che poche altre Regioni hanno previsto e per le quali il Governo si sta gia' muovendo in virtu' del principio di leale collaborazione al fine di trovare una soluzione condivisa. E' giusto precisare che -ha sottolineato il Ministro - se la Regione Basilicata abrogasse tale norma, il Governo procederebbe alla rinuncia all'impugnativa con tempestività''.