Regione Piemonte, una nuova forma di governo; presentata la Carta del Territorio

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Si tratta di un modello di pianificazione per tutelare i beni pubblici e per rivitalizzare le diverse identità che compongono e sostengono economia, società, paesaggio


Un’idea di governo del territorio che abbraccia un sistema di relazioni che si sviluppano all’interno e con l’esterno del Piemonte secondo un modello di pianificazione capace di tutelare e rendere fruibili i beni pubblici, che riconosca e rivitalizzi le diverse identità che compongono e sostengono l’economia, la società, il paesaggio.

Ad analizzarla, il 18 settembre nel Museo regionale di Scienze naturali di Torino, sono stati docenti universitari come Arnaldo Bagnasco e Giuseppe Berta, amministratori come la presidente della Regione, Mercedes Bresso e l’assessore alle Politiche territoriali, Sergio Conti, il presidente dell’Ires, Angelo Pichierri, consiglieri regionali, rappresentanti delle autonomie locali, studiosi ed esperti che hanno partecipato al convegno “Carta del Territorio-Piemonte 2010: per un nuovo governo del territorio regionale”.

Al centro dell’attenzione anche il fatto che l’Italia è il Paese europeo a più basso tasso di incremento della popolazione ma a più alto tasso di consumo del suolo, con un'architettura di bassa qualità e in cui i tanti vincoli posti dalle norme urbanistiche non hanno impedito il compiersi di autentici scempi.

Temi sui quali negli ultimi anni vi è maggior interesse da parte dei cittadini, che dimostrano più sensibilità ed attenzione. Per il Piemonte, meno colpito da questi fenomeni ma comunque alle prese con l’esigenza di coniugare sviluppo del territorio, economia e tutela del paesaggio, l’argomento è di grande attualità, vista la candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco per i paesaggi vitivinicoli tipici di Langhe, Roero e Monferrato.

Nel corso dell’attuale legislatura - ha affermato Bresso - è stata elaborata la proposta per un nuovo governo del territorio: la Carta ne riassume, in forma sintetica le ragioni, l’articolazione in componenti, i contenuti, gli obiettivi specifici e la finalità generale. Il fulcro della proposta è rappresentato dalla volontà di interpretare e governare il territorio regionale superando gli schemi della vecchia logica funzionalistica, che separava ambiti di piano e di governo - e, conseguentemente, livelli e competenze - per riconoscere invece una visione dinamica e costruttiva”.

Il quadro di governo del territorio elaborato nel corso dell’attuale ottava legislatura regionale si caratterizza - ha dichiarato Conti - per contenuti e finalità che riflettono, da un lato, i più recenti indirizzi europei e, dall’altro, il dibattito che accompagna il processo legislativo avviato, ma mai concluso, dal Parlamento italiano”.

L’assessore ha poi illustrato la situazione dopo il varo del disegno di legge n. 488 del 2007, approvato in Seconda Commissione regionale nel giugno 2009 e che sarà all’ordine del giorno delle prossime sedute del Consiglio con l’obiettivo di approvarlo entro la fine della legislatura.


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