Regione Sardegna, esame Piano Casa in commissione

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Al centro del dibattito, il limite temporale per il calcolo dell'aumento delle volumetrie, la questione del risparmio energetico e il problema dell'edificabilita' nelle aree attualmente vincolate e nei centri storici


La necessita' di definire nel dettaglio il limite temporale per il calcolo dell'aumento delle volumetrie, la questione del risparmio energetico, il problema dell'edificabilita' nelle aree attualmente vincolate e nei centri storici, sono stati alcuni dei temi emersi nel corso dell'audizione dinanzi alla Quarta commissione, Urbanistica, presieduta da Matteo Sanna (Pdl), dei rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali.

In attesa che la commissione consiliare completi il proprio lavoro, ha detto il vice presidente del ''CAL'', Giuseppe Cappai, e quindi della richiesta del parere al Consiglio delle autonomie, ''abbiamo costituito una commissione per l'esame della proposta di legge su cui abbiamo fatto alcune osservazioni'' nello spirito di massima collaborazione.

Cappai ha sottolineato proprio l'esigenza che venga definita una data certa a partire dalla quale sia possibile calcolare la superficie di ampliamento degli immobili, ed ha espresso l'esigenza che i centri storici rimangano fuori dai possibili incrementi edificatori. Ha concluso rivendicando un ruolo piu' diretto da parte delle amministrazioni comunali nella fase del controllo.

Efisio Arbau, sindaco di Ollolai, ha sottolineato come il Piano Casa favorisca l'edilizia residenziale delle seconde case, ma non altrettanto il mercato immobiliare alberghiero; inoltre, ha detto, sarebbe opportuno per quanto riguarda i centri storici che si seguisse la linea adottata da molte altre regioni che pongono dei limiti molto stringenti.

Nanni Manca, sindaco di Osilo, e' stato perentorio: ''No a incrementi di cubature in presenza di abusi edilizi ancorche' sanati''. Per Emiliano Deiana, che ha sottolineato lo spirito costruttivo da parte del Consiglio delle autonomie, occorre ribadire il limite invalicabile della fascia di rispetto dei 300 metri dal mare, ed i centri storici.

I rappresentanti del ''CAL'' hanno consegnato alla commissione una memoria di dettaglio sulla posizione degli enti locali. Si conclude così il ciclo degli incontri con le parti sociali e gli enti istituzionali


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