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Rete stradale: la proposta delle Province per modernizzarla

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L’ha presentata il responsabile per le infrastrutture Vittorio Poma, residente della Provincia di Pavia, alla riunione della Cabina di regia Strategia Italia a Palazzo Chigi

La rete stradale italiana, e in particolare ponti, viadotti e gallerie, necessita un ammodernamento. Con urgenza. Ma come reperire le risorse per questa grande opera? L’UPI, Unione delle Province Italiane, ha avuto un’idea.

L’ha presentata il responsabile per le infrastrutture, Vittorio Poma, residente della Provincia di Pavia, alla riunione della Cabina di regia Strategia Italia a Palazzo Chigi, che ha fatto il punto sullo stato degli investimenti statali finanziati con il fondo per il contrasto al dissesto idrogeologico.

La proposta consiste in oltre 1.600 progetti per un fabbisogno di più di 2,3 miliardi. Sono 130 mila i chilometri di strade provinciali da mettere in sicurezza, con oltre 30 mila tra ponti, viadotti e gallerie.

Poma svela la proposta dell’UPI

“Un quadro - sottolinea il Presidente Poma - che evidenzia ritardi sul piano nazionale, che rischiano di vanificare gli sforzi del Governo per reperire risorse destinate agli investimenti. L’unico fondo che è risultato essere stato completamente speso, e nei tempi, è quello assegnato a Province e Città metropolitane per la messa in sicurezza delle strade in gestione. Per questo avanziamo al Governo e al Parlamento una richiesta chiara, che può trovare spazio anche nella manovra in esame: le risorse che le grandi aziende di Stato non riescono ad utilizzare in investimenti per le grandi opere siano destinate a finanziare il Piano il cui fabbisogno è stato rilevato ed accertato dagli Uffici tecnici delle Province.

Questo permetterebbe l’apertura di oltre 1.600 cantieri in tutto il Paese, a vantaggio non solo delle comunità e dei cittadini, che troverebbero una risposta alle loro richieste di sicurezza ed efficienza, ma anche delle economie locali. Una richiesta che abbiamo avanzato ufficialmente ieri alla Cabina di Regia al Governo e su cui siamo pronti da subito al confronto”.