Non ci possiamo permettere di sprecare una risorsa preziosa come l’acqua, giustamente definita “oro blu”. Per questo è fondamentale l’efficienza delle reti idriche. Un concetto da cui purtroppo siamo ancora lontani. Come migliorare la situazione?
Il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha convocato la Cabina di regia per l’idrico e ha proposto ai colleghi convenuti il nuovo piano di settore PNIISSI (Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico).
Tra le riforme previste dal PNRR, anche per il settore idrico è stata prevista la semplificazione della normativa ed il rafforzamento della governance, al fine di poter essere maggiormente efficaci negli investimenti attraverso un Piano nazionale per gli interventi nel settore idrico (PNIISSI).
La strategia per il settore idrico
Ecco, quindi, che si attua quanto previsto dal decreto legge n. 121 del settembre 2021 e dal decreto attuativo interministeriale n. 350 dell’ottobre 2022.
In sostanza la norma prevede che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la pubblicazione di un bando, avvenuto a giugno 2023 e fino a novembre 2023, raccolga i fabbisogni presentati da Regioni e Province autonome, Autorità di distretto dei bacini idrografici ed enti di Governo d’Ambito.
Sono state raccolte e valutate, da una apposita commissione, 562 proposte per un importo complessivo di poco più di 13 miliardi di euro, di cui 521 dichiarate ammissibili e 41 non ammissibili o annullate dagli stessi proponenti.
Dalle 521 proposte ammissibili, classificate in 4 classi (A,B,C,D) secondo criteri oggettivi definiti dalle norme sopra richiamate, è scaturita la proposta di Piano, composta dalle tre classi A, B e C, con 418 interventi, per un importo di circa 12 miliardi di euro.
Le richieste da parte dei vari territori sono state molto differenziate, anche in relazione alla quantità di interventi già approntati con livelli di progettazione avanzati. La norma prevede comunque che il Mit aggiorni la pianificazione periodicamente, al fine di permettere a tutti di poter presentare le proposte che oggi non erano ancora mature.
I 12 miliardi necessari per realizzare tutto il PNIISSI potranno essere programmati nei prossimi anni, mano a mano che le risorse di varia natura (fondi statali o europei, dei vari ministeri) potranno rendersi disponibili.
Il Ministro Salvini ha presentato alla Cabina di regia dell’idrico anche un primo stralcio di programmazione finanziato con circa 900 milioni di euro del Mit, che potrà essere approvato subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale di approvazione del suddetto PNIISSI, oltre a 50 milioni di euro per incentivare l’avanzamento delle progettazioni delle opere già pianificate, affinché possano raggiungere la programmazione più velocemente.
Pertanto, oltre alla visione e pianificazione delle necessità dei territori, Salvini ha concretizzato con il finanziamento una serie di interventi che riguardano accumulo, trasporto e distribuzione primaria e secondaria della risorsa idrica.