La crisi di Governo sta creando un clima di incertezza su molti aspetti vitali per la rinascita e per la crescita del nostro Paese. Tra questi c’è sicuramente la ricostruzione dopo gli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia a partire dall’agosto del 2016. Su questo tema s’è espresso il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
“Il nuovo Governo non lasci cadere nel vuoto l’iter del Codice della Ricostruzione, che consentirà, una volta approvato, di disporre di uno strumento normativo unico nazionale per accelerare gli interventi, non dovendo ogni volta, in presenza di un evento sismico, cominciare da capo e snellendo, così, l’elefantiaca burocrazia che ha causato ed accumulato ritardi che non sono certo da attribuire ai professionisti impegnati nella ricostruzione”. Così Francesco Miceli, Presidente del CNAPPC, che sottolinea come la ricostruzione delle opere e degli interventi sugli edifici debba essere realizzata contestualmente a quella del tessuto sociale dei territori.
“Ricostruire in sicurezza - dice ancora - è sicuramente fondamentale, come è importane la qualità delle realizzazioni e, allo stesso tempo, bisogna accelerare il processo di ricostruzione per dare risposte concrete ai cittadini”.
Gli obiettivi della ricostruzione
Silvia Pelonara, Responsabile del Dipartimento Protezione civile, cooperazione e solidarietà, oltre a ribadire la disponibilità del CNAPPC a collaborare con la Struttura commissariale (di concerto con i professionisti e gli Ordini degli Architetti PPC dei territori colpiti dal sisma e da tempo impegnati nella ricostruzione) nella stesura del Codice per arrivare ad una buona norma, ha sottolineato come “la ricostruzione debba sempre avere come fine la rinascita ed il futuro delle popolazioni e dei territori colpiti da eventi sismici. Dobbiamo fare in fretta valorizzando i bisogni, le potenzialità delle popolazioni, per guarire, laddove è possibile, le profonde ferite sempre inflitte dal sisma”.
Allerta Covid-19
Inutile nasconderlo. Il Covid-19 continua a far paura. La campagna vaccinale procede, ma nel frattempo la diffusione di nuove varianti del virus aumenta l’incertezza su ciò che succederà nei prossimi mesi.
Non possiamo escludere nuove misure restrittive. Come comportarsi in un contesto del genere? La scelta migliore è quella di farsi trovare pronti ad ogni evenienza.
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