196 milioni di euro stanziati dal Cipe per la messa in sicurezza delle scuole abruzzesi, 25 milioni di euro di cofinanziamento richiesto agli enti proprietari con maggiori capacità finanziarie, 213 interventi di ripristino degli edifici scolastici pubblici della regione, 102Comuni coinvolti in qualità di soggetti attuatori degli interventi sul territorio regionale.
Sono le cifre di Scuole d’Abruzzo, il progetto per la messa in sicurezza degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto. Per il Commissario delegato alla Ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi si tratta di “un progetto straordinario, unico in Italia. Tra qualche mese, quando tutte le opere saranno terminate, il patrimonio edilizio scolastico dell’Abruzzo sarà il più sicuro. Questo stanziamento, a testimonianza della vicinanza e dell’attenzione del Governo, rappresenta il 22,6 per cento di tutte le risorse disponibili per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico dell’intero Paese”.
Il progetto è il terzo piano di interventi per la riparazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici della regione Abruzzo, previsto nel decreto commissariale n. 61. Consiste nel mettere in sicurezza le scuole frequentate da bambini di tutte le fasce di età scolare, dall’asilo nido, alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, alla secondaria di primo grado e secondo grado. I soggetti che attueranno il piano sono i sindaci dei Comuni e i Presidenti delle Province proprietari degli immobili. I Comuni della Provincia dell’Aquila sono autorizzati ad avviare i procedimenti per la esecuzione delle opere, mentre i restanti Comuni e le Province verranno autorizzati entro l’anno, in conseguenza dell’accredito dei fondi già stanziati.
Per i Comuni con popolazione superiore a 20 mila abitanti (con esclusione del Comune e della Provincia dell’Aquila) e per le Province è prevista una quota di cofinanziamento a loro carico pari al 30 per cento del contributo richiesto.
“E’ necessario garantire ai nostri ragazzi un ambiente assolutamente favorevole con aule e strutture create nel rispetto di tutti i requisiti di sicurezza - ha aggiunto il Commissario delegato - il progetto mira all’attuazione di iniziative concrete finalizzate alla rinascita della vita sociale, culturale, aggregativa ed economica del territorio regionale a partire dalle scuole, che saranno ricostruite secondo standard qualitativi concordati con i massimi esperti a livello nazionale”.
I primi 30 milioni dello stanziamento sono stati già utilizzati per consentire ad oltre 17 mila studenti del cratere il ritorno nelle loro aule in tempo per l’anno scolastico che ricominciava nell’autunno del 2009, solo 6 mesi dopo l’evento sismico.
“È stata una sfida difficile - ha proseguito Chiodi - ma con l’impegno di tutti i soggetti coinvolti è una sfida che abbiamo vinto e che rappresenta sino ad oggi una delle pagine più belle del complesso processo della ricostruzione post terremoto. Ora, con le opere che riguardano gli istituti superiori delle città di Avezzano e Sulmona, e con gli interventi programmati su tutto il territorio regionale, con uno sforzo finanziario complessivo di 221 milioni di euro - che non ha pari nella storia della nostra Regione ci poniamo l’obiettivo di dare la giusta sicurezza ai ragazzi che frequentano le scuole e alle loro famiglie. Consegneremo alle generazioni future una terra che sa trasformare l’esperienza in azioni positive”.