La rigenerazione urbana è un tema sempre più caldo. Le nostre città hanno bisogno di evolversi e di rispondere alle nuove esigenze delle comunità. Ma cosa si sta facendo da questo punto di vista? Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ne ha parlato a Urbanpromo Progetti per il Paese, evento organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.
“Negli ultimi quattro mesi abbiamo lavorato con la Commissione Ambiente del Senato per giungere a un testo normativo condiviso sulla rigenerazione urbana. Un testo bloccato per molto tempo, di cui auspico l’approvazione a inizio gennaio al Senato e poi a seguire in tempi molto rapidi alla Camera”. Lo ha detto Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, intervenendo a Urbanpromo Progetti per il Paese, l’evento sulla rigenerazione urbana organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.
Il testo “consolida pratiche già affermate in alcune città, come il concorso dei privati, crea un fondo per la rigenerazione urbana che possa prospettare interventi ordinari per progetti di qualità e che darebbe stimolo alle amministrazioni a riproporre l’approccio del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua)”. Giovannini ha richiamato la recente ricostituzione del “Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu), a cui il Ministero fornirà un contributo importante. Rafforzeremo nel corso del 2022 il nostro impegno sul tema delle politiche urbane e conto di creare una commissione con esperti di diversi settori per ripensare le città alla luce della crisi climatica”.
Verso una nuova urbanistica
Giovannini ha anche ricordato la necessità di una riforma dell’urbanistica,perché “il settore evolve e bisogna tenerne conto trovando un giusto equilibrio”. Sul tema del panel del convegno a cui è intervenuto, 'I progetti del Pinqua', il ministro ha sottolineato che “rappresentano un cambio di regime da cui dobbiamo imparare per il futuro. Il primo elemento che emerge dai progetti è che il modo di pensare la rigenerazione è diverso da quello che solo qualche anno fa caratterizzava questo tipo di interventi. Oggi i temi dell’innovazione tecnologica, dell’interazione sociale, della sostenibilità sono pienamente introiettati in chi fa e pensa la riqualificazione. Non parliamo soltanto di case, ma anche di mobilità, di trasporti ferroviari. Il tema della progettazione innovativa deve coinvolgere gli amministratori a livello nazionale, regionale e comunale. Il PNRR non è la fine della nuova fase di programmazione di questo Paese, ci sono altri fondi, come quelli di sviluppo e coesione, che chiamano in causa la capacità di tutti gli enti territoriali di programmare gli interventi. Stiamo incontrando i rappresentanti di tutte le Regioni per far sì che la programmazione anche degli altri fondi sia realizzata in modo sinergico e coerente con il PNRR e con i principi europei che guideranno la progettazione 2021-2027”.
In chiusura, Giovannini ha ricordato: “Abbiamo depositato con anticipo di sei mesi rispetto ai tempi un testo di legge delega sulla riforma del codice dei contratti. Auspico che il Parlamento proceda con rapidità e che nei primi mesi del 2022 questa legge sia approvata in modo da procedere con rapidità ai decreti attuativi. I criteri sono innovativi dal punto di vista delle procedure, ma anche della sostenibilità, dell’economia circolare e della sicurezza dei lavoratori”.