La rinegoziazione del mutuo consiste nella variazione delle condizioni economiche del finanziamento. L’obiettivo è abbassare la rata e, per la banca, ridurre il rischio di insoluto. Ma come bisogna comportarsi con la detrazione degli interessi passivi? Un contribuente lo chiede all’Agenzia delle Entrate. Leggiamo il quesito.
“Ho intenzione di rinegoziare il contratto di mutuo stipulato qualche anno fa per l’acquisto della mia abitazione principale. Mi confermate che dopo la rinegoziazione potrò continuare a detrarre gli interessi passivi?”.
Paolo Calderone risponde su FiscoOggi
Si conferma che quando viene rinegoziato il mutuo acceso per acquistare l’abitazione principale, per modificare alcune condizioni previste nel contratto in essere, si conserva il diritto alla detrazione degli interessi passivi. In questi casi, infatti, rimangono invariati sia le parti originarie (banca mutuante e persona mutuataria) sia l’immobile concesso in garanzia.
Tuttavia, la detrazione spetterà nei limiti riferiti alla quota residua di capitale da rimborsare alla data di rinegoziazione del contratto. A tale quota si possono aggiungere alcuni oneri correlati: eventuali rate scadute e non pagate, il rateo di interessi del semestre in corso (rivalutati al cambio del giorno in cui avviene la conversione), gli oneri susseguenti all’estinzione anticipata della provvista in valuta estera.