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Riqualificazione urbana: architetti chiamati all’azione

Urbanistica di
“Un tema assolutamente attuale - sottolinea Lilia Cannarella, Vice Presidente aggiunto del Consiglio Nazionale degli Architetti - che riguarda il futuro delle nostre città e dei nostri territori”

Riqualificare le città italiane è la sfida del nostro tempo per gli architetti. Per questo il Consiglio Nazionale li chiama all’azione attraverso l’iniziativa “Trasformazioni urbane innovative”.

Si tratta della Call for project promossa, con il Patrocinio dell’Anci, per mettere in rete e a sistema gli interventi innovativi di riqualificazione urbana, realizzati in particolar modo, ma non esclusivamente, attraverso i Programmi Europei e capaci di diventare elementi propulsori e significativi della rigenerazione urbana.

L’iniziativa intende raccogliere le buone pratiche, già realizzate o in corso di realizzazione, attraverso i Programmi Nazionali ed Europei (Piano Periferie, UIA, Smart City, Urbact, Horizon 2020, ecc.) sui temi dell’Agenda Urbana (mobilità sostenibile, efficientamento energetico, infrastrutture per l’inclusione sociale, tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali) e alle diverse scale d’intervento: aree densamente edificate, parchi, piazze, ma anche piccoli angoli della città e micro-interventi partecipati promossi e/o realizzati dal basso con associazioni e abitanti. Interventi, quindi, che scommettono sulla città pubblica, sulla resilienza della città, sulla partecipazione di cittadini e stakeholder ai processi decisionali per la costruzione di una città condivisa.

“Un tema assolutamente attuale - sottolinea Lilia Cannarella, Vice Presidente aggiunto del Consiglio Nazionale - che riguarda il futuro delle nostre città e dei nostri territori e che impatta fortemente sulla vita dei cittadini. Molti centri storici delle maggiori città europee e mondiali stanno infatti vivendo una trasformazione forzata che in alcuni casi sembra raggiungere le sembianze di una vera e propria sostituzione sociale, giustificata dalle ragioni dell’economia del turismo che trasforma abitazioni e attività commerciali di prossimità in servizi per il turista.

“Altra faccia della medaglia è il destino dei piccoli centri delle aree interne che, invece, si spopolano per mancanza di attività economiche e che non possono trovare il loro futuro nell’offerta turistica. Una realtà, questa, globale, ma che riguarda in modo particolare il nostro Paese: mentre le città diventano sempre più ricche e competono tra loro, i piccoli centri si impoveriscono”.

La Call “Trasformazioni urbane innovative”, che si rivolge a professionisti, enti pubblici ed associazioni, è articolata, per poter cogliere la complessità di questi scenari, in quattro categorie: “Città moderna e contemporanea: crescere e vivere meglio senza consumo di suolo”; “Città storica: nuove funzioni e nuovi modi di abitare”; “Piccoli centri, aree interne e nuovi paesaggi: strategie per tutelare il patrimonio e rinnovare il tessuto sociale”; “Micro-interventi partecipati e innovativi di riqualificazione urbana”.

Per partecipare è possibile candidarsi entro le ore 12 del prossimo 4 marzo; i materiali dei progetti ritenuti rispondenti ai criteri della Call dovranno essere presentati entro le ore 12 del prossimo 5 aprile.