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Riscaldamento domestico: la svolta green in numeri

Risparmio energetico edilizia di
Riscaldamento domestico: la svolta green in numeri
Efficientamento del parco edilizio ed elettrificazione dei consumi per il riscaldamento domestico sono la combinazione perfetta per raggiungere più obiettivi

Ridurre al minimo l’utilizzo del gas per il riscaldamento degli edifici, passando alle energie rinnovabili, è di vitale importanza per più di un motivo: per l’ambiente, per le nostre tasche e liberarci dalla dipendenza dei proprietari del gas, russi in primis.

Efficientamento del parco edilizio ed elettrificazione dei consumi per il riscaldamento domestico sono la combinazione perfetta per centrare questi obiettivi. Diamo qualche dato.

Lo studio “Dal gas alle rinnovabili”

Se il nostro Paese percorresse contemporaneamente queste due strade, riqualificando ogni anno il 3% del patrimonio edilizio, ecco che i consumi di gas si potrebbero ridurre nel giro di tre anni, ossia al 2025, di oltre 5,4 miliardi di metri cubi all’anno per arrivare al 2030 a ben 12 miliardi di metro cubi, pari al 41% delle importazioni dalla Russia, e arrivando ad avere un risparmio di emissioni di gas climalteranti pari a 22 milioni di tonnellate di C02, oltre che a un risparmio in bolletta per le famiglie.

È quanto emerge in sintesi dal nuovo studio Elemens Dal Gas alle rinnovabili. Scenari e benefici economici dalla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento degli edifici”, elaborato per Legambiente e Kyoto Club, in cui si fa un’analisi sugli effetti che interventi di questo tipo potrebbero e avere su un breve periodo con interventi sul patrimonio edilizio a partire dalle case più energivore (Classe G) e sostituendo i sistemi di riscaldamento domestico a gas con le pompe di calore.