“Ci sono risorse rilevanti che ci spettano, come Regioni, così come sono state giustamente restituite ai Comuni: lo dice una sentenza della Corte costituzionale. Viceversa sarebbero previsti tagli insostenibili per le Regioni a statuto ordinario, che comprometterebbero la capacità di far fronte a tutti i servizi, per il biennio 2019-2020”, questo il quadro sintetizzato da Stefano Bonaccini.
“Per questo motivo abbiamo proposto al Governo un accordo nell'interesse di tutti:trasformiamo questo ‘dare e avere’ in un impegno delle Regioni per realizzare una mole estremamente rilevanti di investimenti per oltre 4,2 miliardi nei prossimi 5 anni. Al tempo stesso - ha proseguito Bonaccini - possiamo liberare spazi finanziari (circa 1,6 miliardi nel biennio) per poter effettivamente spendere le risorse. Infine chiediamo una garanzia per i trasferimenti previsti per le politiche sociali (1,4 miliardi nel 2019) e il finanziamento stabile di 75 milioni l'anno per il fondo trasporto disabili, oggi non previsto".
La proposta che è stata accolta dal Governo che ha recepito le proposte delle Regioni. E' stato cosi possibile chiudere “un accordo che potrà già entrare nel bilancio che il Consiglio dei Ministri approverà. Avremo così messo leRegioni nelle condizioni di poter funzionare e investire, mentre il Governo avrà certezza di investimenti per sostenere la crescita. Sarebbe un accordo per il 2019, ma in larga parte anche sui prossimi anni, che ci farebbe uscire dalla logica emergenziale del giorno per giorno”.
“Resterebbe poi da definire tutta la parte del comparto sanità. La Conferenza delle Regioni - ha concluso Bonaccini - incontrerà la Ministra Grillo giovedì 18 ottobre e lì chiederemo numeri certi per i problemi che abbiamo posto: sul fondo, rispetto alla programmazione già negoziata, e sui maggiori oneri per il rinnovo del contratto e per i nuovi farmaci”.
Quella raggiunta alla Conferenza Stato-Regione è “un'intesa che ci permette di guardare al futuro con più ottimismo e di poter programmare investimenti su diverse materie come infrastrutture, rischio idrogeologico, tutela ambientale, aiuti alle imprese (inclusa ricerca e sviluppo), oltre a edilizia residenziale e sanitaria”, secondo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
La proposta portata avanti dalle Regioni prevede investimenti aggiuntivi per oltre 4,2 miliardi nei prossimi 5 anni, 740 milioni dei quali destinati alla Lombardia.
"Grazie a questo accordo - ha aggiunto il presidente Fontana - sono salvi anche i fondi destinati alle Regioni per le politiche sociali, come la non autosufficienza, compreso il finanziamento stabile per il trasporto dei disabili. Un risultato importante - ha concluso il presidente - che ci consente di avere maggiori certezze per il futuro e che rafforza il rapporto tra lo Stato e le Regioni".