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Ristrutturare casa: quanti italiani sono pronti a farlo?

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Ristrutturare casa: quanti italiani sono pronti a farlo?
La propensione delle famiglie italiane a ristrutturare casa è sostenuta anche dal nuovo Superbonus del 110%. Tracciamo un quadro della situazione

Le ristrutturazioni dei vecchi edifici giocano un ruolo chiave nel settore edile. Cerchiamo allora di capire quali sono le intenzioni degli italiani per i prossimi mesi. Lo facciamo grazie a un’analisi di Confartigianato.

L’analisi dei dati dell’ultima rilevazione sulla fiducia dei consumatori evidenzia che nel terzo trimestre del 2020 la quota di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione raggiunge il 18,2%, il massimo storico dal 2006, inizio della serie storica.

La crescita della propensione alla ristrutturazione delle famiglie italiane è sostenuta anche dal nuovo superbonus del 110%, introdotto a maggio con il Decreto ‘Rilancio’, un importante volano della domanda delle famiglie, in una difficile fase congiunturale per il settore dell’edilizia. Secondo le nostre analisi il bonus del 110% mobilita risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026, con una media annua (2021-2026) di 2,3 miliardi di euro.

In generale gli interventi finanziati con incentivi fiscali interessa un’ampia platea di imprese: nella filiera della casa, che comprende edilizia, installazione di impianti, immobiliare, servizi professionali e l’indotto manifatturiero di prodotti in legno,  materiali da costruzione, cemento, calce e gesso, lavorazione delle pietre e elementi da costruzione in metallo, operano 987 mila imprese con 2 milioni 194 mila addetti, di cui l’88% in micro e piccole imprese.

Incentivi fiscali a sostegno della ripresa post Covid-19

L’esame dei dati pubblicati dall’Istat evidenzia che il settore delle costruzioni mostra segnali di ripresa, con la produzione di agosto 2020 che, al netto della stagionalità, risale e torna e superare i livelli medi del primo bimestre 2020, periodo antecedente alla pandemia di Covid-19. Nonostante il recupero in corso, però, la crisi Covid-19 ha lasciato un segno pesante sui conti economici delle imprese: nei primi 8 mesi del 2020, il comparto delle Costruzioni in Italia ha perso il -14,3% della produzione, un calo più ampio di oltre otto punti rispetto alla media Ue 27.

Sull’efficacia anticiclica del superbonus gravano, però, diverse difficoltà applicative a fronte di una elevata complessità normativa: l’intervento è disciplinato da due interventi legislativi (L. 77/2020, L. 126/2020), tre decreti ministeriali, oltre a quattro atti dell’Agenzia delle Entrate (una circolare, una risoluzione e due provvedimenti del Direttore). Particolarmente critica per le imprese la gestione degli aspetti legati all’asseverazione e al visto di conformità.

Per poter facilitare l’accesso allo strumento da parte delle micro e piccole imprese, Confartigianato ha fornito l’analisi legislativa, fiscale e dei requisiti tecnici degli interventi agevolabili mediantetre webinar nazionali organizzati congiuntamente dalla Direzione Politiche economiche e Direzione Politiche fiscali (l'11 giugno, il 6 agosto, l’ultimo il 29 settembre 2020), con una platea di 3.350 partecipanti. Ulteriori seminari e webinar informativi rivolti alle imprese sono stati organizzati sul territorio dalle Organizzazioni confederate.