Roma è una città unica al mondo. Ma nella Capitale d’Italia, non tutto funziona come dovrebbe. Quattro realtà che operano nel settore edile si sono confrontate sul rilancio di quella che un tempo era definita “caput mundi”.
Si tratta di Ance Roma - Acer (Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia), OICE (Associazione delle Organizzazioni di Ingegneria e di Consulenza tecnico-economica), Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma e Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia, che chiedono al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e alla giunta Capitolina un cambio di passo.
“Bisogna accelerare sui tempi e colmare al più presto i gap tecnici e amministrativi per raggiungere gli ambiziosi quanto imminenti obiettivi e vincere le sfide che attendono Roma, entro i prossimi anni: dall’attuazione del PNRR, al Giubileo 2025, fino all’eventualità di ospitare EXPO 2030”. Così, Antonio Ciucci (Presidente Ance Roma - ACER), Giorgio Lupoi (Presidente OICE), Massimo Cerri (Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma) e Alessandro Panci (Presidente Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia) affermano congiuntamente in una nota. “Sulla base della nostra esperienza, al netto di tutte le difficoltà che stanno segnando il nostro settore, dal caro energia al caro materiali, proponiamo all’amministrazione di ricorrere a ulteriori strumenti che consentano, coinvolgendo importanti professionalità presenti sul territorio, lo sviluppo e la crescita della città. Lo sforzo amministrativo da compiere è straordinario, rispetto alla spesa in infrastrutture degli ultimi anni, ma sarà necessario se vogliamo far atterrare le ingenti risorse a disposizione”.
Il rilancio di Roma in 3 punti
Queste le proposte che lanciano i quattro presidenti:
- ricorrere il prima possibile a supporti di project management, per ottimizzare i fondi a disposizione ed evitare dannosi sprechi;
- condividere una programmazione chiara degli interventi, per permettere a imprese e professionisti di essere pronti a rispondere alle sfide di modernizzazione del tessuto urbano della città;
- mantenere alta l'attenzione sulla centralità della progettazione, sulla qualità degli interventi, sulla qualificazione delle imprese e sicurezza dei cantieri per realizzare opere necessarie e strategiche, nei tempi stabiliti.