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Romantik Hotel Muottas Muragl, primo albergo delle Alpi che produce più energia di quanta ne consuma

Energie rinnovabili di
Premio solare svizzero 2011 per questo albergo a energia plus che dispone di un quantitativo di energia del 105% e il cui fabbisogno di energia per l’utilizzo domestico e di esercizio è coperto al 100% da energia solare

Il 10 ottobre l’agenzia solare svizzera di Ginevra, alla presenza del ministro della Confederazione Micheline Calmy-Rey, ha assegnato il ventunesimo premio solare svizzero. Dal 2000 questo premio viene assegnato ogni anno a personalità e istituzioni, nuovi edifici e ristrutturazioni edilizie oltre che a impianti energetici.

Quest’anno Bergbahnen Engadin St. Moritz AG è presente per ben due volte: il Romantik Hotel Muottas Muragl riceve sia l’importante 'Premio solare svizzero 2011 nella categoria B: edifici – ristrutturazioni', che l’onoreficenza unica al mondo per gli edifici a energia plus, il 'Premio solare 2011PlusEnergieBau® (PEB)'.

Di 88 domande presentate, 14 sono state premiate con l’importante premio solare svizzero nelle diverse categorie.

L’onoreficenza per il Romantik Hotel Muottas Muragl, che è il primo albergo a energia plus dell’arco alpino e dispone di un quantitativo di energia del 105%, è illustrata dall’agenzia solare svizzera come segue: "L’albergo di montagna Muottas Muragl, la cui storia risale a 104 anni fa, dimostra come sia realizzabile un confort alberghiero altissimo anche a 2'456 m s.l.m., in un edificio a energia plus".
In modo particolare si è inoltre messo in evidenza che "grazie all’ampliamento e al risanamento, l’intero fabbisogno energetico è stato ridotto al 64%, da 436'000 kWh/a a 157'400 kWh/a". Altrettanto positivamente è stato valutato il fatto che "il fabbisogno energetico necessario finora di circa 40'000 litri di olio combustibile e con un’energia per l’utilizzo domestico e di esercizio di 36'600 kWh/a, ora è coperto al 100% da energia solare, inoltre l’emissione di CO2 è stata ridotta di 144 tonnellate all’anno, e in questo modo ugualmente ridotta del 100%".

Un albergo verde in alta quota

Questo albergo, realizzato nel 1907, oggi – dopo una sapiente ristrutturazione e ampliamento – è riscaldato completamente da energie rinnovabili, che provvedono anche alla produzione di acqua calda. La sua posizione straordiniariamente soleggiata, un’ottima conduzione del calore e un’intelligente combinazione di calore solare e terrestre hanno reso possibile un progetto così ambizioso.

Il successo di questo concetto è ancor più ammirevole per il fatto che gli edifici si trovano a un’altitudine di 2’456 m s.l.m. dove la temperatura media annuale è di un grado sotto lo zero. Di tutto questo i visitatori giornalieri e gli ospiti dell’albergo poco si accorgono, nella seconda località più soleggiata della Svizzera.

Le condizioni climatiche contingenti hanno mostrato ai progettatori del piano edilizio la giusta via da seguire: acquisire energie rinnovabili con sistemi diversi, per aumentare l'efficienza. Da sonde collocate a 200 metri di profondità proviene calore terrestre che si distribuisce nell’edificio e l’energia sovraprodotta viene accumulata nel cuore della roccia.

Grazie a collettori piatti si ottiene energia da riscaldamento e i tubi collettori sui fronti delle finestre del basamento dell’edificio trasportano energia per l’acqua calda. L’impianto fotovoltaico lungo 228 m, posto lungo i binari della cremagliera, produce energia elettrica  sufficiente all’alimentazione della pompa di calore e ulteriori impianti elettrici nell’edificio. Un contributo considerevole al fabbisogno energetico deriva dalle finestre a sud dell’edificio.

Il 18 dicembre 2010 l’apertura dell’edificio e la sua terrazza al sole ha posto una pietra miliare nel settore alberghiero e della tecnica edilizia.

Altitudine sul livello del mare: 2’456 m
Camere d’albergo: 16
Superficie riscaldata utilizzata: 2’514 m2
Fabbisogno energetico prima del risanamento:  436'000 kWh/a
Fabbisogno energetico dopo il risanamento: 157'400 kWh/a (con una riduzione del 64 %)
Produzione energetica dell’impianto fotovoltaico: 165‘400 kWh/a
Approvvigionamento energetico (EEV): 105%
Riduzione di emissioni di CO2: 144 tonnellate (pari al 100% di riduzione)

Le 5 fonti di approvvigionamento energetico:

1. Calore di scarico dal funzionamento della cremagliera e produzione di freddo per la cucina e magazzino
2. Collettori piatti dal tetto anteriore della stazione a monte
3. Collettori solari a tubo
4. Calore terrestre (16 sonde terrestri di 200 m)
5. Impianto fotovoltaico lungo i binari della cremagliera (lungo 228 m, 455 m2)