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Salva Milano: stallo insostenibile. Come uscirne?

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Salva Milano: stallo insostenibile. Come uscirne?
Il ddl Salva Milano può rappresentare davvero la chiave per sbloccare investimenti, per la rigenerazione urbana e per affrontare l’emergenza abitativa

La politica ha un’occasione unica per dimostrare la sua capacità di affrontare le sfide del Paese con visione e responsabilità. Il disegno di legge S.1309, conosciuto come “Salva Milano”, è la chiave per sbloccare una situazione che sta paralizzando investimenti e sviluppo. Ora serve un intervento rapido: l’approvazione immediata del ddl, senza passaggi aggiuntivi alla Camera, è essenziale per affrontare l’emergenza abitativa e avviare una politica di rigenerazione urbana solida e lungimirante. Il tempo delle esitazioni è finito: Milano, e con essa l’intero Paese, ha bisogno di certezze.
A sottolineare l’urgenza di questa, misura è Federico Filippo Oriana, Presidente di ASPESI, l’associazione nazionale delle società immobiliari. Intervenendo in audizione al Senato presso l’8a Commissione, Oriana ha ribadito che il ddl 1309 rappresenta l’unica via per risolvere l’impasse normativa che, a suo dire, non ha alcun fondamento giuridico.

Salva Milano: la posizione di ASPESI

Secondo ASPESI, è necessario adottare una legge di interpretazione autentica, che chiarisca in modo definitivo il percorso normativo seguito dalla legislazione statale, culminato con il decreto-legge n. 76 del luglio 2020. Questo decreto ha stabilito che la vera distinzione tra nuova costruzione e ristrutturazione dipende unicamente dall’uso di suolo vergine o già urbanizzato, promuovendo così la demolizione e ricostruzione al posto del consumo di nuovo terreno. Il ddl attualmente in discussione conferma questa linea, rafforzando un principio che non riguarda solo Milano, ma l’intero sistema urbanistico nazionale.
Ma c’è di più: non intervenire significa lasciare Milano in un’emergenza giudiziaria e urbanistica dagli effetti devastanti. Oriana ha messo in guardia su un possibile blocco di circa 5 miliardi di investimenti e una perdita di 38 miliardi di valore nella filiera dell’edilizia nei prossimi cinque anni. A questi danni economici si aggiungono le ripercussioni sociali, con un peggioramento della già critica emergenza abitativa.
Il messaggio è chiaro: il Senato deve agire subito. L’approvazione immediata del ddl “Salva Milano” è l’unico modo per ristabilire certezze e consentire alla città, e all’Italia, di ripartire.