''Puntiamo alla produzione di energie rinnovabili ma anche al risparmio e all'efficienza e la Regione vuole anticipare gli obiettivi fissati su scala nazionale''. Con queste parole l'assessore regionale dell'Ambiente, Cicito Morittu, ha sintetizzato la svolta della Sardegna nella produzione di energie rinnovabili attraverso gli investimenti sul solare termodinamico.
Saranno stanziati 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, fondi resi disponibili con la Finanziaria 2007 e rivolti agli enti pubblici per la realizzazione di impianti fotovoltaici (sino a un massimo di 20 kW) e di pannelli solari. Si tratta, in pratica, della conclusione della sperimentazione iniziata proprio nell'isola dal fisico Carlo Rubbia, ai tempi in cui il premio Nobel presiedeva il Crs4.
La Sardegna vuole anticipare gli obiettivi prefissati, seguendo la spinta all’accelerazione imposta dal Protocollo di Kyoto. “Puntiamo alla produzione di energie rinnovabili, cioè pulite, ma anche al risparmio e all'efficienza – ha commentato l’assessore Morittu - Il Piano energetico ambientale, infatti, intende giungere alla produzione di 100 Megawatt entro il 2010, mentre la Sardegna può arrivarci un anno prima. Un risultato che si può doppiare nel 2010, tra interventi privati e pubblici".
E' stato calcolato che, attestandosi su queste cifre, si eviterebbero emissioni nell'atmosfera di circa 145mila tonnellate di C02: e' come se si impiantassero 7.300 ettari di nuove foreste all'anno. Gli incentivi economici non mancano e, soprattutto per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, è facile comprendere che nel prossimo futuro ci sarà un'impennata nelle richieste da parte di privati (sino ad oggi la Regione ha ricevuto 1.800 domande) e di imprese (200 progetti già sottoposti all'esame degli uffici regionali). La Regione darà l'esempio: sono pronti i primi progetti riguardanti edifici di proprietà dell'amministrazione regionale.
Le limitazioni di installazione degli impianti negli edifici dei centro storici dipendono dai singoli regolamenti comunali. Le autorizzazioni tengono conto, tra i vari parametri, della vicinanza a beni archeologici e monumentali di pregio. Tuttavia, e' in atto un'evoluzione sotto il profilo dell'impiantistica per ridurre al minimo l'impatto.
Un altro articolo della Finanziaria 2007che ha trovato applicazione nell’iniziativa sarda riguarda il risparmio energetico e la prevenzione dell'inquinamento luminoso. Per razionalizzare e ridurre i consumi in tutti i centri abitati della Sardegna, sono stati stanziati tre milioni di euro all'anno per il quadriennio 2007-2010 a favore di Province e Comuni.
Il bando scadrà il 31 marzo 2008, l'obiettivo minimo di risparmio energetico e' fissato al 15%.
Fonte: Adnkronos