Il testo finale del decreto Sblocca Cantieri ha lasciato molti con l’amaro in bocca. In particolare i sindacati. Sentiamo la voce di Feneal-Uil. “Siamo molto delusi dal testo - dichiara il Segretario generale, Vito Panzarella -. Più che sburocratizzare e sbloccare finirà per esporre ancora di più il settore a irregolarità e illegalità. Non è di certo questa la strada per riaprire cantieri e rilanciare l’edilizia”.
Le motivazioni della delusione
Per il sindacato di via Alessandria “il decreto introduce una serie di norme che riportano il settore indietro di anni, indebolendo un sistema di regole che andava piuttosto migliorato, e non smantellato, per frenare infiltrazioni mafiose, dumping contrattuale e riduzione di diritti, fenomeni questi all’ordine del giorno nel nostro settore”.
“Liberalizzare il subappalto e aumentare le soglie per gli affidamenti diretti - continua il segretario -, così come non intervenire efficacemente per la riduzione e la qualificazione delle stazioni appaltanti, allargare le procedure negoziate senza bando di gara, reintrodurre il criterio del massimo ribasso per gli appalti sottosoglia e riaffidare la direzione dei lavori al Contraente Generale, finiranno per far diminuire i controlli e la trasparenza, colpendo lavoratori e imprese sane”.
L’impegno di Feneal-Uil
“Per questo motivo - conclude Panzarella - continueremo a contrastare questo provvedimento, che più che sbloccare, secondo noi, finirà per bloccare il Paese, e a mobilitarci, come il 15 marzo, contro tutte le iniziative e i provvedimenti che non favoriscono una crescita vera e di qualità”.