Le imprese, specialmente quelle di piccole dimensioni, si sono mostrate molto critiche nei confronti dello sconto in fattura, a carico del fornitore, per gli interventi beneficiari di detrazione. Ora, da parte del Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sembra esserci un’apertura. C’è “l’esigenza evidente di modificare” la norma, ha detto durante un question time in Senato, spiegando che, nonostante le intenzioni positive, la norma “certamente ha prodotto un risultato negativo su una parte di attività produttiva prevalente nel nostro Paese”.
La posizione delle imprese artigiane
Confartigianato apprezza la volontà del Ministro, che ha riconosciuto la fondatezza dell’allarme lanciato dalla Confederazione sugli effetti negativi della norma a danno di mezzo milione di micro e piccole imprese operanti nel settore delle costruzioni, con 1,2 milioni di addetti, l’89% dell’occupazione del settore.
Nei mesi scorsi, Confartigianato ha rappresentato le ragioni degli imprenditori, sia nei confronti dell’Autorità Antitrust, sia nei confronti del Governo e del Parlamento, sollecitando la modifica del meccanismo dello sconto in fattura per ecobonus e sismabonus previsto dall’articolo 10 del Decreto Crescita. Ora dal Ministro dello Sviluppo Economico arriva la disponibilità a intervenire.
“Ritengo - ha detto Patuanelli durante il question time - che c’è bisogno di un ragionamento che ci porti alla Legge di bilancio a trovare anche gli strumenti finanziari di accompagnamento della modifica della norma. E sono convinto della necessità di sentire i diversi portatori d’interesse, tutte le associazioni di categoria dei diversi settori. Dobbiamo attivare un tavolo di confronto per arrivare alla soluzione migliore”.
Secondo Patuanelli, “la ratio della norma non era negativa in sè, la scarsa interlocuzione probabilmente ha portato a un risvolto negativo, non voglio fare lo stesso errore”. Confartigianato è pronta a partecipare al confronto annunciato dal Ministro.