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Scuola e Covid-19: come garantire il ricambio d’aria?

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Scuola e Covid-19: come garantire il ricambio d’aria?
Grazie al contributo di tre associazioni di diversi settori tecnico-scientifici, parliamo di una tecnologia che può rivelarsi fondamentale nella lotta al Covid-19

La riapertura delle scuole rappresenta un momento estremamente critico nella lotta alla diffusione del Covid-19. In questo senso, un corretto ricambio dell’aria è imprescindibile. Come garantirlo? Secondo tre associazioni di diversi settori tecnico-scientifici, la ventilazione meccanica rischia di essere la vera cenerentola tra i fattori tecnici che possono concretamente contribuire a una ripartenza in sicurezza. C'è bisogno di maggiore informazione e sensibilizzazione per affrontare un problema che fa i conti con la vetustà delle nostre scuole, un tema annoso, che di certo non scopriamo oggi.

L'apporto di aria esterna attraverso la ventilazione meccanica migliora la qualità dell'ambiente interno, con ricadute positive sulle condizioni igieniche e sulla salute di studenti e personale scolastico.

I protocolli di sicurezza che utilizzano il ricambio d’aria mediante la ventilazione forzata sono assolutamente più efficaci di quelli che utilizzano unicamente il ricambio d’aria mediante 'apertura delle finestre', ma siamo anche consapevoli che non si può realizzare un obiettivo di questo genere in poche settimane: servono investimenti, tempo e soprattutto una buona informazione.

Per questo AiCARR, AIAS e CNI si rendono disponibili per supportare, ciascuna secondo le proprie competenze, istituzioni, organismi sanitari e tecnico-scientifici deputati a produrre linee guida e suggerimenti normativi per la risoluzione di questo importante nodo, che deve entrare a far parte stabilmente della vita dei nostri edifici scolastici, al di là dell'emergenza sanitaria di questo periodo.

Queste associazioni, negli scorsi mesi, hanno portato avanti un lavoro di informazione con vari documenti, presentati all'attenzione dei diversi target di riferimento (legislatori, tecnici, installatori), che possono già costituire un’utile base di partenza per affrontare il discorso della ventilazione e del ricambio d’aria nelle scuole.

“Abbiamo già sottolineato più volte - osserva Filippo Busato, Presidente di AiCARR - che le scuole sono gli unici ambienti a elevato e prolungato affollamento che, almeno nella maggior parte dei casi, sono privi di impianti di ventilazione. L’apertura delle finestre, di cui sentiamo spesso parlare in relazione alla riduzione del rischio di diffusione del SARS-CoV-2 nelle scuole, è una soluzione di emergenza che rischia di non essere in grado di garantire la salubrità e il comfort dell’ambiente, né tantomeno di coniugarli con l’efficienza energetica. AiCARR ritiene quindi che gli impianti di ventilazione meccanica negli edifici scolastici siano da considerare imprescindibili, al pari della sicurezza antincendio o antisismica. Insomma, si tratta di interventi non solo possibili, ma anche doverosi”.

“La formazione e l’informazione del personale sulle tematiche di sicurezza, salute e sostenibilità sono al centro dell’agire delle nostre Associazioni da decine di anni, mediante i professionisti che operano a livello sia nazionale che internazionale. Anche in questa occasione ci rendiamo disponibili per supportare il corpo docente e il personale tecnico e gli operatori della scuola su tutto il territorio italiano. Contatteremo tutti i provveditorati d’Italia per renderci disponibili ad incontri gratuiti per rispondere ai dubbi sul tema del benessere e della salute degli studenti nelle scuole”, dichiara Francesco Santi, Presidente di AIAS.

“Spiace dover constatare - afferma Armando Zambrano, Presidente del CNI - come tra i vari interventi di miglioramento dello stato generale degli edifici scolastici posti in attuazione in questo periodo, non sia stato preso in considerazione l’inserimento di impianti diventilazione meccanica, che potrebbero contribuire in maniera determinante almiglioramento delle condizioni igieniche dei locali e al benessere degli occupanti, con sicuri effetti anche sulla riduzione del rischio di contagio da COVID-19. Purtroppo il nostro Paese si caratterizza ancora per una scarsa cultura sull’utilità degli impianti e sulla loro efficacia anche in condizioni emergenziali”.

Chi sono le tre associazioni citate?

AiCARR è l'Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione. Nata nel 1960, ha tra le sue funzioni quella di creare un uso consapevole dell'energia e delle risorse naturali e per l'innovazione delle infrastrutture energetiche. Ha circa 2100 soci fra progettisti, costruttori, manutentori, installatori, accademici, studenti. Tra le sue attività: convegni, seminari, prodotti editoriali, partecipazione ad attività normative. Aggiornamento professionale, dalla formazione di base all’alta specializzazione, con i corsi di AiCARR Formazione.

AIAS è l’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza che dal 1975 riunisce gli operatori, professionisti e dipendenti, pubblici e privati che si occupano di tali argomenti a livello professionale. Il network AIAS costituisce la più importante comunità reale e virtuale tecnico-scientifica italiana di coloro che si occupano di sicurezza, salute e sostenibilità nei luoghi di lavoro e di vita. Tra i suoi obiettivi è centrale la diffusione della Cultura della Gestione dei Rischi e del Miglioramento su queste tematiche.

Il Consiglio Nazionale Ingegneri è l'organismo nazionale di rappresentanza istituzionale degli interessi rilevanti della categoria professionale degli ingegneri ed è ente di diritto pubblico vigilato dal Ministero della Giustizia. Oltre ai compiti istituzionali, il C.N.I. svolge un ruolo di primaria importanza nel promuovere, sviluppare e potenziare il ruolo dell'ingegnere al fine di accrescere la sua incidenza nella società in cui opera ed è impegnato nel perseguire obiettivi di crescita della professione a servizio della collettività.