Che anno è stato il 2023 per i serramenti in alluminio? Troviamo la risposta e tutti i dati all’interno del Rapporto 2024 sul mercato italiano dell’involucro edilizio rilasciato dall’Ufficio Studi di UNICMI.
Il report focalizza l’attenzione sui diversi settori che compongono la domanda di serramenti nel mercato italiano nel 2023 e introduce elementi importanti di riflessione sugli scenari 2024 e 2025.
Le proiezioni provvisorie del 2023 riguardo agli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici affermano che essi hanno contribuito a sostenere la domanda di serramenti, generando un fatturato di 3.576 milioni di euro (su un mercato che vale complessivamente poco meno di 7 miliardi di euro), che rappresenta il valore più alto dall’introduzione dei primi incentivi dedicati ai serramenti. Oltre a questi valori, va aggiunto il grande contributo determinato dalla sostituzione di serramenti all’interno di interventi del “superbonus condomini”, che ha avuto un impatto significativo sulla domanda, impatto che continuerà a manifestarsi anche nel 2024 e nei primi mesi 2025 per la conclusione degli interventi di riqualificazione energetica complessiva iniziati nel 2022 (con aliquota al 110% e sconto in fattura). La quota più rilevante del mercato incentivato è stata detenuta dal serramento in pvc e, in particolare, è speculare agli anni “boom” 2022, 2023 e parte 2024 l’enorme incremento delle importazioni di serramenti in pvc da Polonia, Germania e Austria.
Il commento del presidente di Unicmi
Il Presidente UNICMI, Mauro Durazzi, a commento del Rapporto, ha evidenziato come “la fine dello sconto in fattura, il freno al superbonus operato dal Governo, l’abolizione del bonus 75% per i serramenti inizieranno a produrre i primi impatti di una possibile decrescita dei numeri nel segmento 'residenziale/rinnovo' già nel secondo semestre 2024, mentre l’incertezza riguardo al rinnovo delle detrazioni in 10 anni degli interventi che beneficiano di eco-bonus o di bonus casa al 50% (che scadranno il 31 dicembre 2024) non consentono ancora di delineare scenari precisi per l’Outlook 2025 di questo segmento. E’ comunque prevedibile che l’impatto negativo più significativo di uno scenario che non veda più bonus edilizi o li veda comunque depotenziati rispetto al triennio 2021-2023 si ripercuoterà sulle importazioni di serramenti in pvc, che, come emerge dall’evidenza dei dati, sono state fortemente potenziate dal supporto degli incentivi, e avrà invece contraccolpi meno rilevanti in particolare per i costruttori italiani di serramenti in alluminio, che, come risulta dall’osservatorio, sono molto competitivi e radicati anche su altri segmenti di mercato (residenziale nuovo, terziario/rinnovo, terziario nuovo, riqualificazione di edifici pubblici) dove i bonus sono ininfluenti”.
Il rapporto evidenzia quindi come il serramento in alluminio possieda tutti gli elementi competitivi per continuare, nel 2024 e nel 2025, il consolidamento dei fatturati, della redditività delle imprese e della propria quota di mercato nelle segmentazioni più redditizie: ristrutturazioni di qualità, investimenti nel terziario commerciale e logistico, nuove costruzioni, appalti pubblici, grandi cantieri internazionali dell’involucro edilizio.