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Sicurezza degli edifici scolastici: accordo Stato-Regioni sblocca 360 milioni di euro

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
“Positivo passo in avanti”, commenta Legambiente. “Necessario però lo sblocco degli altri fondi CIPE e l’appoggio agli Enti locali che investono nella sicurezza”


"Accogliamo con piacere la notizia dello sblocco di questi primi 350 milioni per gli interventi urgenti di messa in sicurezza delle scuole - ha dichiarato Vanessa Pallucchi, responsabile Scuola e formazione di Legambiente -. Ora si tratta però di reintegrare, come chiedono le Regioni, il miliardo iniziale dello stanziamento e di chiarire i tempi per la disponibilità degli altri fondi, concertando i nuovi criteri di distribuzione delle risorse che rischiano di penalizzare le regioni meridionali, dove le infrastrutture scolastiche sono in uno stato di degrado maggiore rispetto ad altre zone del Paese".

Stato, Regioni ed Enti locali hanno infatti raggiunto, in sede di Conferenza unificata, l'accordo politico che consente di sbloccare e di spendere, dopo l'approvazione definitiva del Cipe, circa 360 milioni per la messa in sicurezza delle scuole, avviando  l'attuazione dell'intesa istituzionale con il Miur del 28 gennaio 2009  per un piano straordinario di interventi, finora inapplicata.

I fondi fanno parte di uno stanziamento iniziale di un miliardo di euro previsti dalla Finanziaria 2009, ridotto poi di 235 milioni per l'emergenza terremoto in Abruzzo, rimasti finora bloccati in attesa del confronto tra le parti.

Gli interventi saranno realizzati secondo un elenco di priorità (si parla, per ora, di 1.600 interventi in programma) che è stato messo insieme in base alla ricognizione effettuata nell'ultimo anno sulla vulnerabilità degli elementi non strutturali delle scuole, che però ha finora coperto solo il 77% degli edifici.

"L'auspicio è che venga completato quanto prima il rilevamento delle situazioni di rischio e messa a regime l'anagrafe scolastica, unici strumenti per elaborare un piano organico di interventi  - ha continuato Vanessa Pallucchi -.

Gli Enti locali che investono in questo delicato e strategico settore devono inoltre essere appoggiati ed incentivati: ecco perché sosteniamo la richiesta di ANCI e UPI di rivedere il patto di stabilità, escludendovi gli interventi per la messa insicurezza degli edifici scolastici”.