La sicurezza stradale non è un optional. Gli incidenti gravi e mortali sono ancora troppi e molti di essi potrebbero essere evitati. Ora l’Italia si è dotata di un apposito Piano nazionale. Vediamo di cosa si tratta e scopriamo i suoi obiettivi.
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha approvato il cosiddetto PNSS 2030, che il 16 marzo scorso aveva ricevuto il parere favorevole della Conferenza Unificata. Si conclude così il percorso approvativo del Piano, che ha l’obiettivo di ridurre del 50% entro il 2030 le vittime e i feriti gravi degli incidenti rispetto al 2019. Vengono definite linee strategiche generali di intervento su governance della sicurezza, infrastrutture, veicoli e comportamenti, e linee specifiche per le categorie a maggior rischio.
In cosa consiste il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale?
Il PNSS individua interventi di competenza sia delle amministrazioni centrali, alle quali spettano le proposte legislative, le misure di potenziamento dei controlli, gli interventi per migliorare la sicurezza delle infrastrutture stradali, le campagne di comunicazione e i progetti di educazione stradale, sia delle amministrazioni locali per gli interventi mirati sui territori. In particolare, tra le azioni indicate nel Piano per limitare o annullare i fattori di rischio si segnalano: l’aumento delle zone con limite di velocità a 30 Km/h nei centri urbani, l’aggiornamento dei criteri di progettazione delle strade, una manutenzione programmata, l’impiego di sistemi di monitoraggio strumentale avanzato in linea con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, il miglioramento dello stato di illuminazione delle strade, soprattutto in prossimità degli attraversamenti, la realizzazione di piste ciclabili per agevolare gli spostamenti con i mezzi di mobilità dolce. Il PNSS 2030 assume tra gli obiettivi anche la promozione di dotazioni di sicurezza e applicazione di nuove tecnologie per rendere i veicoli più sicuri.
Con i successivi cinque ‘programmi di attuazione’ specifici in cui sarà articolato il Piano, verranno concordati con gli enti centrali e territoriali i criteri di riparto delle risorse disponibili per far sì che esse siano utilizzate per realizzare gli interventi più efficaci in termini di riduzione dell’incidentalità.
Nel PNSS 2030 è prevista inoltre l’attivazione di un sistema di monitoraggio, al fine di valutare i risultati delle azioni avviate e procedere a eventuali aggiornamenti del Documento.
Il Cipess ha anche approvato importanti progetti che riguardano il trasporto rapido costiero Rimini-Fiera Cattolica, il secondo lotto del progetto integrato della mobilità bolognese (Pimbo), la tratta Lingotto-Bengasi della linea 1 della metropolitana leggera automatica di Torino. Sono anche state svolte due informative: una sullo stato di attuazione dell’intervento Cintura di Torino e connessione alla linea Torino-Lione, l’altra sullo stato dell’iter procedurale della concessione autostradale A3 Napoli-Pompei-Salerno.