La tragedia di Brandizzo, con 5 morti sui binari, ha riportato d’estrema attualità il tema della sicurezza sul lavoro e ha fornito ai sindacati l’occasione per tornare a parlarne. L’hanno fatto nel corso di un’audizione delle Commissioni riunite Trasporti e Lavoro, sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento al settore del trasporto ferroviario.
“Parliamo di digitalizzazione, intelligenza artificiale eppure, nel 2023, 5 operai sono morti in un tragico incidente. Dobbiamo investire sulle nuove tecnologie perché garantiscano la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Ci aspettavamo che almeno il Protocollo sottoscritto tra INAIL e Ferrovie dello Stato portasse a qualche miglioramento, ma nulla”. Sono le parole della Segretaria confederale Uil, Ivana Veronese, del Segretario generale Feneal Uil, Vito Panzarella, e del Segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi.
I temi caldi per la sicurezza sul lavoro
Sono tanti i temi e i gravi problemi che anche dopo questa strage non possono non venire a galla. Questioni già affrontate dalle Organizzazioni sindacali e più volte presentate al Governo anche nella nostra Piattaforma unitaria CGIL, CISL e UIL:
- Appalti e subappalti, dove il profitto vince a scapito della sicurezza delle persone che lavorano, perché si deve lavorare in fretta per consegnare i lavori in tempo, talvolta addirittura anticipando i tempi pure senza le adeguate misure di sicurezza. Nessuna stazione appaltante può chiamarsi fuori dalla responsabilità. Ed è ancora più preoccupante quando troviamo tutto ciò nella gestione degli appalti della stazione appaltante più grande del Paese, qual è RFI, alla quale sono affidati miliardi di euro del PNRR. Tutto ciò nonostante il Sindacato abbia in questi anni cercato di correggere questo sistema malato”;
- Decreti attuativi. Ne mancano ancora troppi, tra cui quello del settore ferroviario, a 15 anni dall’emanazione del Testo Unico sulla sicurezza ed è da mesi che, come UIL, lo stiamo denunciando;
- Qualificazione delle imprese. Il legislatore si è espresso chiaramente nel D. Lgs 81/2008, ma ad oggi nessun decreto è stato emesso pur essendo completo e forse dimenticato in qualche cassetto da tantissimi anni;
“Non possiamo parlare di salute e sicurezza solo quando contiamo i morti - concludono i sindacati -. Dobbiamo lavorare assieme e non dividerci. La UIL chiede da tempo l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e una procura dedicata che sappia portare avanti e celermente l’iter di questi gravi infortuni sul lavoro”.