Sotto la direzione del Maresciallo Capo Claudio Grosso, i militari di Govone hanno riscontrato, durante dei controlli nei cantieri edili della zona, vari reati in violazione della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro ed omessa adozione di cautele atte ad impedire gli infortuni sul lavoro, che hanno portato alla denuncia di tre imprenditori edili. A seguito di ulteriori controlli presso gli stessi cantieri, i Carabinieri hanno verificato il mancato rispetto di alcune norme in materia di sicurezza (ad es.: ponteggi e recinzioni non a norma) e la omessa adozione delle cautele atte ad impedire gli infortuni (ad es. mancato uso di materiale antinfortunistico come caschi, cinture, scarpe, etc.).
Così mentre a Govone le ispezioni davano esito positivo, nella provincia di Frosinone si consumava una nuova nova tragedia del lavoro. Infatti, un operaio è morto in un cantiere edile a Villa Santo Stefano, dopo essere caduto da un tetto alto otto metri.
“Con l'infortunio mortale avvenuto oggi siamo alla quarta vittima dall'inizio del 2008” denuncia il segretario generale Fillea Cgil di Roma e Lazio, Sandro Grugnetti, dichiarando che “sulla sicurezza nei cantieri edili bisogna passare ai fatti, anche perché questa strage è indegna di un Paese civile''.
"E tutto questo - avverte il segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio - mentre l'Ance invece di firmare il nuovo contratto di lavoro e dare garanzie e sicurezza ai lavoratori edili continua a sostenere posizioni di chiusura su punti importanti della piattaforma".