Il cosiddetto sisma bonus è una detrazione fiscale per chi effettua interventi di miglioramento della classe antisismica di un immobile. Ma non solo: forse non tutti sanno che l’agevolazione si applica anche all’acquisto di una nuova casa antisismica.
Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate, rispondendo al quesito di una contribuente. Chi compra un’abitazione resistente alle scosse di terremoto può usufruire di una detrazione fiscale, da ripartire in 5 rate annuali, su un importo di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno.
I requisiti e l’ammontare del Sisma Bonus
Per avere la detrazione sono necessari 3 requisiti:
1. l’immobile faccia parte di un edificio demolito e ricostruito interamente al fine di ottenere la riduzione del rischio sismico;
2. gli interventi siano stati effettuati nei Comuni che si trovano in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3;
3. i lavori siano stati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che vendono l’immobile entro 18 mesi dalla data di conclusione degli interventi.
Al ricorrere di queste condizioni, la detrazione è pari:
- al 75% del prezzo di acquisto della singola unità immobiliare, se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore;
- all’85% del prezzo di acquisto, come risultante nell’atto di compravendita, qualora la riduzione del rischio sismico comporti il passaggio a due classi di rischio inferiore.
Per maggiori informazioni sul sisma bonus si consiglia di consultare la guida dell’Agenzia delle entrate, presente nella sezione l’Agenzia informa del sito web del Fisco.