Buone notizie per l’edilizia residenziale sociale italiana. In Conferenza Unificata s’è trovata l’intesa sul Programma integrato e sulla relativa ripartizione di 250 milioni di euro tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Ma questo in cosa si traduce? Scopriamolo insieme.
I dettagli del Programma integrato
Grazie al Programma elaborato dalla Direzione generale competente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si possono ora attivare interventi di rigenerazione e riorganizzazione urbana al fine di migliorare e ampliare l’offerta di housing sociale, prevedendo anche la messa in sicurezza degli edifici esistenti mediante interventi di adeguamento o miglioramento sismico ed efficientamento impiantistico.
Il carattere sperimentale del Programma è qualificato dal perseguimento di un “consumo di suolo zero”: l’obiettivo è cioè quello di innescare processi rigenerativi (che prevedano soltanto residualmente nuove costruzioni) orientati ad un'alta sostenibilità edilizia, con un efficientamento energetico da perseguire secondo i requisiti per “edifici a energia quasi zero”, così come previsto dalla normativa europea.
Ora ciascuna Regione, sulla base di indicatori coerenti con la programmazione regionale dell’edilizia residenziale sociale e rappresentativi del disagio abitativo, sociale ed economico, individuerà i Comuni che possono presentare le proposte di intervento. Con successivo decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sarà approvato l’elenco dei Comuni segnalati dalle Regioni per l’ammissione al finanziamento. Con lo stesso decreto verranno definite le procedure, la tempistica e le modalità di monitoraggio del programma.