La notizia che le imprese temevano di ricevere è arrivata. Il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto l’accordo e si appresta a dare via libera alla richiesta di proroga dello split payment avanzata dall’Italia a dicembre.
L’Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori, non usa mezzi termini. “Questa volta la misura è colma. La pazienza delle imprese è finita - dice il Presidente Gabriele Buia -. Si sta perpetrando un furto di liquidità alle imprese in un momento drammatico come questo per giunta sulla base di dati sbagliati sui tempi dei rimborsi”, spiega Buia, che annuncia: “Stiamo ultimando un nostro controrapporto,che si basa sui dati reali forniti dalle imprese, che presenteremo domani (mercoledì 8 luglio) al Ministro Gualtieri, chiedendogli di fermare questa incredibile ingiustizia”.
Le prime anticipazioni dal controrapporto
I dati raccolti da Ance dimostrano infatti che siamo ben oltre la media dei 74 gg indicata dal Governo italiano. “Questo conteggio è falsato perché parte della richiesta di rimborso, cioè in media 3 mesi e mezzo dopo che le imprese non ricevono l’Iva. Quindi i 74 giorni sono solo un pezzo del tempo di attesa!”. Il che vuol dire che “le imprese sono costrette, il più delle volte, ad attendere mesi e mesi prima di poter tornare in possesso di un'importante liquidità”.
Lo Stato, d’altronde, ha tutti gli strumenti e i controlli necessari per colpire possibili evasori, come dimostrano anche i recenti dati positivi dell’Agenzia delle Entrate sul recupero dell’evasione grazie allafatturazione elettronica. “Facciamo appello a tutto il Governo e alle forze politiche di maggioranza, che peraltro, in gran parte, si sono pronunciate a favore della soppressione di questa misura iniqua di fermare la proroga”.