1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Strade: ecco le risorse per le 43 nuove aree interne

Strade: ecco le risorse per le 43 nuove aree interne

Lavori pubblici di
Strade: ecco le risorse per le 43 nuove aree interne
Con un importante stanziamento per le strade, si completa il programma del Mims, volto ad accrescere la resilienza delle zone più interne del Paese. I dettagli

Importante investimento per ciò che riguarda le strade italiane. L’ormai ex Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato un apposito decreto. Vediamo di cosa si tratta.

Sono stati assegnati 50 milioni di euro alle 43 nuove Aree Interne. Si completa così il programma del Mims, volto ad accrescere la resilienza delle zone più interne del Paese aumentandone gli standard di accessibilità e collegamento, che era iniziato con il decreto-legge n. 59/2021, per le 72 Aree Interne allora individuate.

I dettagli sugli interventi oggetto dello stanziamento

Gli interventi, che dovranno essere definiti entro sessanta giorni dall’emanazione del decreto dall’Assemblea dei Sindaci dell’Area Interna convocata dal Presidente della Provincia o dal Sindaco Metropolitano, devono assicurare il potenziamento dell’accessibilità dei territori e essere inquadrati in un piano organico di miglioramento delle condizioni trasportistiche.

Gli interventi possono riguardare le strade di competenza regionale, provinciale o comunale, qualora queste ultime siano l’unica via di comunicazione tra Comuni appartenenti all’Area. Le risorse sono ripartite sulla base di precisi criteri che tengono conto della popolazione residente, dell’estensione delle strade, dell’esistenza di rischi sismici o di situazioni di dissesto idrogeologico.

Le spese ammissibili al finanziamento includono, tra le altre, quelle per l’adeguamento normativo delle pavimentazioni e dei sistemi di smaltimento delle acque, per la segnaletica, l’illuminazione e i sistemi di infomobilità, la realizzazione di percorsi per la tutela delle persone deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’inquinamento ambientale e dell’esposizione al rischio idrogeologico.