1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Studi di settore, obiettivo zero controlli per 190mila contribuenti grazie a dialogo e ravvedimento

Studi di settore, obiettivo zero controlli per 190mila contribuenti grazie a dialogo e ravvedimento

Professione di
L'Agenzia delle Entrate definisce il pacchetto di dati a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi e fissa le modalità di dialogo preventivo con il Fisco


Più informazioni condivise e obiettivo zero controlli per i contribuenti soggetti agli studi di settore. Sono 190mila le comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi pronte a partire per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare.

Con il nuovo ravvedimento, infatti, chi si accorge dell’errore e provvede a correggerlo beneficia di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso. Una chance che resta salva anche se la violazione è già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche.
Con il provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia viene definito il pacchetto di dati a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi e fissate le modalità di dialogo preventivo con il Fisco.

Obiettivo dell’operazione, che segue a distanza di poche settimane quella lanciata per la corretta indicazione delle quote costanti delle plusvalenze e/o sopravvenienze attive, è mettere i cittadini nelle condizioni di avere un quadro completo della loro posizione fiscale per aiutarli ad adempiere correttamente o a mettersi in regola ed evitare, così, i controlli.

L’Agenzia sta invitando i 190mila contribuenti coinvolti a consultare il Cassetto fiscale aggiornato con le comunicazioni di anomalia relative al triennio 2011-2013. Le tipologie di anomalie sono riportate nell’allegato 1 del provvedimento. L’invito del Fisco arriva direttamente agli interessati senza passare dalla buca delle lettere, in modo da permettere ai cittadini di verificare tempestivamente la propria situazione e scegliere se giustificarsi o ravvedersi. Anche quest’anno le comunicazioni di anomalia sono inviate agli intermediari delegati al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi; un invito ad accedere al proprio cassetto fiscale arriverà agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate.
I contribuenti, anche tramite intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite i software gratuiti che saranno messi a disposizione dalle Entrate sul sito www.agenziaentrate.it nella sezione dedicata agli Studi di settore (raggiungibile dal percorso: Home > Cosa devi fare > Dichiarare > Studi di settore e parametri > Studi di settore > Software).

Il provvedimento individua l’intero pacchetto di elementi e informazioni relativi agli studi di settore da condividere, oltre a quelli sulle anomalie. Un “rimedio” agevolato che resta salvo a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza, salvo la formale notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e il ricevimento delle comunicazioni di irregolarità (articoli 36-bis Dpr 600/1973 e 54-bis Dpr 633/1972) e degli esiti del controllo formale (art. 36-ter Dpr 600/1973).

Oltre alle comunicazioni di anomalie, le Entrate mettono a disposizione del contribuente:
- gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto
- i modelli di studi di settore trasmessi
- l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore
- le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi
- le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore
- le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore.

Come primo step previsto dal provvedimento, sono state rese disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate le statistiche relative agli studi di settore interessati dal regime premiale, in modo da informare i contribuenti sulle anomalie riscontrate nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore.
Le statistiche sono riferite al periodo d’imposta 2013 e sono state presentate alle Organizzazioni di categoria nella riunione del 29 maggio scorso. 116 gli studi coinvolti dal regime.
Per consultare le statistiche basta collegarsi al sito delle Entrate e seguire questo percorso: Cosa devi fare > Dichiarare > Studi di settore e parametri > Studi di settore > Statistiche studi di settore.