Il Superbonus del 110% è senza dubbio la novità più rilevante del 2020 per il settore edile. Si tratta di unagrandissima opportunità, ma, secondo molti, di un meccanismo ancora imperfetto. Come migliorarlo?
Se n’è parlato nel corso del video-convegno dal titolo “Una proposta per il benessere dentro e fuori la casa”, promosso da Fillea e Spi, le categorie degli edili e dei pensionati Cgil, e le associazioni Legambiente, Nuove Ri-Generazioni, Auser, Abitare e Anziani.
La proposta in 7 punti per il Superbonus del 110%
Le realtà promotrici dell’appuntamento hanno presentato al sottosegretario alla Presidenza dei Ministri Riccardo Fraccaro una proposta in 7 punti:
1. proroga fino al 2025
2. inserimento della riduzione delle barriere architettoniche come intervento ricompreso nel 110%
3. nuovo ruolo agli amministratori di condominio
4. premialità per chi fa il maggior salto di classe energetica
5. fondi per anticipare le spese
6. aggiornamento dei tariffari professionisti
7. supporto tecnico e finanziario ai gestori del patrimonio edilizio pubblico
La proposta nasce dalla convinzione che il nuovo bonus per gli interventi di risparmio energetico, messa in sicurezza antisismica, riqualificazione del patrimonio privato e dell’edilizia residenziale pubblica sia una delle scelte di politica economica e ambientale tra le più positive e “sistemiche” degli ultimi anni, perchè non solo interviene per migliorare la qualità ambientale e la sicurezza delle nostre case, ma rappresenta il punto di partenza di una strategia più generale per il benessere delle persone, dei territori, delle città ed in particolare della casa, che con la pandemia ha acquistato una nuova, e per certi aspetti inedita, centralità.
Un benessere che va garantito a tutte e tutti, a partire dalle fasce dai più deboli, ovvero le popolazioni redditualmente deboli e più anziane (che pagano le tante barriere architettoniche in casa e nei palazzi) e le realtà complesse, come quelle dei grandi condomini nelle aree urbane, finora non coinvolte dal passato sistema di incentivi.
Una misura quindi che ha un potenziale enorme, anche dal versante del lavoro perché subordinandolo al Durc di Congruità, come ora previsto dal Decreto Semplificazioni, potrà produrre sia più posti di lavoro che una maggiore emersione di lavoratori irregolari.
Occorre dunque fare in modo che il “bonus 110%” funzioni al meglio, presto e bene: da qui la proposta, su cui nel corso del convegno online è arrivato l’apprezzamento del sottosegretario alla Presidenza dei Ministri, Riccardo Fraccaro, e la disponibilità a discuterla più approfonditamente, oltre che dall’esponente dei 5 stelle, anche da Pd (on. Braga) e Leu (on. Muroni), queste ultime con l’impegno di portare in Commissione Ambiente i temi e le proposte consegnate oggi da sindacati ed associazioni.