Il settore fotovoltaico è tra quelli che beneficiano maggiormente del Superbonus del 110% per gli interventi di riqualificazione energetica. Perciò l’associazione Italia Solare avanza le sue richieste al Governo.
Lo fa attraverso una lettera indirizzata al Premier Conte, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri e al Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli. Pur esprimendo soddisfazione per il completamento dei documenti necessari a far partire le attività relative al Superbonus, chiede di estendere i tempi divalidità dello strumento almeno fino al 2024, per dar modo alle aziende di potersi organizzare in modo efficace.
I contenuti della lettera di Italia Solare
“Il Superbonus può rappresentare una reale e significativa opportunità di ripresa per migliaia di aziende, con risvolti straordinari per l’occupazione e la riqualificazione energetica degli edifici se e solo se il governo decide al più presto di allungare i tempi del provvedimento: nessuna azienda si sentirà tranquilla ad assumere e formare personale se viene confermata la scadenza del 31 dicembre 2021 - scrive il presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini, nella sua lettera -. In poco più di un anno si riuscirebbe a concludere una piccolissima parte dei lavori che si possono invece fare: sono lavori complessi e per essere fatti bene richiedono tempi anche lunghi. L’idea di incentivare la riqualificazione è ottima e gli edifici sui quali lavorare sono milioni, per questo serve assolutamente garantire il giusto tempo e riuscire così a rispondere all’enorme domanda che si è creata”.
Se il provvedimento terminasse a fine 2021 resterebbe, infatti, poco più di un anno, un anno tra l’altro caratterizzato dalle ben note difficoltà dovute all’emergenza Covid-19. È certo che in un così limitato arco temporale si riuscirebbe a concludere una piccolissima parte dei lavori che si potrebbero e si dovrebbero fare.
Italia Solare, si legge nella lettera, sottolinea come la proroga dei termini del Superbonus al 2024 rappresenterebbe una risposta concreta ed efficace contro la gravissima crisi che si sta vivendo. In questo modo si metterebbero le aziende del settore edile e delle tecnologie per il risparmio energetico e delle rinnovabili nelle condizioni di investire, in primis assumendo personale con un’ottica di lungo periodo: si tratta di prezioso lavoro qualificato e con risvolti solidi e importanti per l’economia del Paese.