Superbonus: cantieri bloccati e obiettivi PNIEC a rischio

Ristrutturazioni di Marco Zibetti
L’audizione di Assistal in Commissione Finanza e Tesoro del Senato ha dato l’occasione per approfondire gli aspetti critici delle nuove misure sul Superbonus

Con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per il Superbonus, non si rischia solo il blocco dei cantieri in corso, ma anche il mancato raggiungimento degli obiettivi dettati dal PNIEC. La denuncia arriva da Assistal, l’Associazione di Confindustria che riunisce le aziende operanti nei servizi di efficientamento energetico e nella manutenzione e gestione di impianti tecnologici, ed è arrivata nel corso di un’audizione presso la Commissione Finanza e Tesoro del Senato.

L’audizione è stato il momento per approfondire gli aspetti critici delle nuove misure: l’Associazione, in riferimento all’art.1 comma 5, ha espresso l’auspicio che l’articolo possa essere abrogato o, in alternativa, che sia introdotto un periodo transitorio entro il quale permettere l’avvio degli interventi pianificati, ma non ancora iniziati e fatturati. Il rischio, infatti, è che questa disposizione porti cantieri e progetti avviati sulla base proprio dello sconto in fattura o sulla cessione del credito a chiudere, innescando controversie tra imprese e clienti nonché avere un impatto negativo sulla collettività dovuto ai mancati interventi di efficientamento. Per quanto invece riguarda l’art. 2, Assistal segnala che, escludendo la disciplina della remissione in bonis per tutti gli interventi di recupero edilizio e di efficientamento energetico, si negano di fatto le opzioni di sconto in fattura o cessione del credito. Con effetto deflagrante per tutti coloro che, in buona fede, facevano conto sulla possibilità di procedere con le attività grazie a tali misure. Ed è per questo che, alla luce di quanto evidenziato, l’Associazione ha richiesto di valutare il mantenimento dell’istituto citato per un tempo maggiore o, in subordine, di formulare una congrua e ragionevole gradualità nell’ambito delle sanzioni previste per l’invio tardivo delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate.

Il commento del presidente di Assistal

“Come già avvenuto per il decreto emanato nel febbraio 2023 - ha dichiarato Roberto Rossi, Presidente di Assistal - purtroppo il Governo ha adottato un provvedimento senza alcun confronto con i comparti produttivi, aumentando l’incertezza di un quadro normativo mutato innumerevoli volte negli ultimi anni. L’Italia e, in particolar modo, le imprese hanno bisogno di norme chiare e stabili, in grado di favorire investimenti a lungo termine in efficienza energetica e sostenibilità, soprattutto in considerazione degli obiettivi sfidanti posti dalla transizione energetica così come riportati nel PNIEC”.


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.