Le ultime edizioni delle Statistiche Trimestrali dell’Agenzia delle Entrate non fanno il punto solo sul mercato degli immobili, ma anche sulle compravendite di terreni. Andiamo a scoprire i dati più interessanti.
La pubblicazione del Fisco, inaugurata lo scorso anno, ha come obiettivo di fornire una panoramica sul mercato fondiario, analizzandone consistenza fisica, composizione interna e articolazione territoriale oltre a monitorarne le dinamiche. La base di questa informazione è costituita dai dati catastali e fiscali, secondo specifiche tecniche in gran parte diverse da quelle che caratterizzano il mercato delle abitazioni.
Gli ultimi dati pubblicati si riferiscono al primo trimestre dell’anno in corso e mostrano come il 2023 sia cominciato con segno positivo, ma con un tasso di crescita complessivo più che dimezzato rispetto a quello registrato a fine 2022. A livello nazionale la variazione tendenziale delle superfici scambiate è scesa, infatti, a +2,5%, rispetto al +5,6% del trimestre precedente, con differenze significative tra le singole macroaree. Nel Nord Est e nelle regioni centrali si è registrata una diminuzione degli scambi, con le superfici compravendute che calano di oltre il 5%. Al Sud, che con più di 10mila ettari scambiati rappresenta il mercato di maggior peso tra le macroaree, si è rilevato un incremento delle transazioni intorno all’11%. Più vicino alla media nazionale il dato relativo a Nord Ovest e Isole,che nel trimestre precedente avevano mostrato i maggiori segni di dinamismo.
In linea con i trimestri precedenti, dai dati risulta che gli atti relativi ad acquisti di terreni da parte di persone non fisiche presentano superfici compravendute significativamente superiori a quelle di atti relativi ad acquisti da parte di persone fisiche in tutte le aree territoriali, in particolare nelle Isole e al Centro.
I dati su terreni agricoli ed edificabili
Nel report, grazie alle informazioni desunte dal registro beni immobiliari, viene effettuata una disaggregazione in base alla destinazione, che porta ad analizzare separatamente i due principali aggregati quelli dei terreni agricoli e dei terreni edificabili, oltre ad alcune categorie residuali.
Va rilevato come l’andamento del settore dipenda soprattutto dall’andamento del segmento dei terreni agricoli, che rappresentano oltre il 90% della superficie compravenduta. Con riferimento all’ultimo trimestre, i due segmenti hanno rallentato entrambi la loro crescita, mantenendo il differenziale a favore degli edificabili. In particolare il mercato agricolo ha registrato una variazione pari al +1,3% a fronte del +5,4% che aveva caratterizzato il trimestre precedente. Analogo fenomeno si è verificato nel segmento edificabile, sceso dal +10,6% di fine 2022 a un incremento di poco più del 3% nei primi tre mesi del 2023. Particolarmente brillante (+98%) risulta invece la performance per i terreni non classificabili come agricoli né come edificabili, la cui superficie scambiata è quasi raddoppiata a confronto col primo trimestre 2022, al punto da avvicinarsi al dato relativo ai terreni edificabili.