Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha partecipato alla prima riunione del gruppo di lavoro sulla modifica al Testo unico dell’edilizia,che prenderà il nome di “Testo unico delle costruzioni”. Vediamo insieme qual è la posizione del CNI.
L’incontro è avvenuto alla presenza del Consigliere Tesoriere del CNI, Irene Sassetti, che coordina il GdL, ed ha visto la partecipazione anche di Giovanni Cardinale, già Vice Presidente del CNI, che nella precedente consiliatura ha seguito l’iter durante il quale è stata prodotta la bozza del testo di legge. Nell’occasione Cardinale, che è anche componente della commissione relatrice presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha illustrato il lavoro fatto negli ultimi anni, che sarà alla base dell’attività di questo GdL.
La posizione degli ingegneri
Al termine dell’incontro, gli ingegneri convenuti e il Consiglio Nazionale presieduto da Domenico Perrini, hanno concordato sulla necessità di modificare l’attuale testo. La riforma è necessaria e gli ingegneri auspicano che venga finalmente realizzata dopo anni di discussioni e di lavoro portato avanti dagli organi di rappresentanza degli ingegneri assieme a Ance, Anci, Regioni e Province a statuto speciale. Inoltre, si ritiene opportuno che essa sia approvata come legge e non come Dpr, in modo che agisca davvero come testo unico, cancellando la normativa precedente e semplificando l’attività dei fruitori. Nei prossimi giorni il GdL analizzerà la bozza del testo, proponendo possibili integrazioni sui principi e sugli allegati.
All’incontro hanno partecipato anche i membri del CENSU, Gian Luigi Capra e Giovanni Montresor. Il Gdl è coordinato da Irene Sassetti ed è composto da Alessandro Bigagli (Ordine di Prato), Nazareno Claudiani (Terni), Jennifer D’Anna (Agrigento), Giovanni De Biase (Bari), Leo De Santis (Teramo), Marianna Fiori (Cagliari), Antonio Grilletta (Crotone), Paolo Montagni (Trento), Marina Palusa (Trieste), Massimo Rosetti (Ravenna), Adriano Scarzella (Cuneo) e Luigi Vitelli (Caserta).
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