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Torino si rinnova con Fuksas

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Approvato il progetto del famoso architetto per dare un nuovo volto al complesso dell’Oval Lingotto

E' via libera al progetto che Fuksas realizzerà a Torino in area Lingotto, nella zona dove un tempo c'era il complesso industriale originario della Fiat, la Fiat Avio.

Un grattacielo che . come ricordato dall’architetto romano pochi mesi fa, sarà soltanto la punta di diamante di un quartiere futuribile che nascerà attorno alla torre “ sarà prima di tutto il simbolo di una nuova riqualificazione urbana per una zona destinata ad ospitare 2500 nuovi residenti, più o meno quanto i dipendenti : una città nella città."

Dopo numerose discussioni in merito al progetto, si è concluso l’ultimo atto di questo complicato iter amministrativo: la conferenza dei servizi che doveva dare il via libera a quel progetto in grado di cambiare pelle all’area Sud della città. I rappresentanti della Regione, del Comune, di Rfi e dell’Arpa hanno trovato un accordo per dare il via libera al piano.
Al termine della seduta hanno dichiarato «Siamo arrivati al via libera e possiamo così fissare la data d’inizio del cantiere che è prevista per il 1° giugno 2009».
L’opera avveniristica dovrebbe essere terminata entro il 2012.

Il progetto di Massimiliano Fuksas costituisce una felice sintesi fra continuità ed innovazione.

La purezza dei volumi e delle proporzioni, il riconoscimento non acritico e subalterno delle gerarchie geometriche suggerite da un impianto urbano fortemente caratterizzato, il rapporto con il suolo ed il sottosuolo da cui visibilmente emerge l’edificio, costituiscono i più importanti riferimenti alla grande tradizione storica degli edifici multipiano, rimandando direttamente ad alcuni capiscuola come Miés van der Rohe, Walter Gropius, Skidmore Owin and Merrill.

La torre di 100 metri rappresenta quindi un segno evidente nel panorama urbano torinese, senza avere tuttavia l’aria di volersi far notare a tutti i costi. È certamente un edificio simbolico, ma la sua integrazione con il tessuto urbano circostante è evidente e riconoscibile.

Infine le soluzioni architettoniche sembrano trovare un’armonia naturale e senza forzature con il sistema impiantistico di cui sono il giusto presupposto tanto nell'organizzazione ordinaria degli spazi, quanto nell’eccezionale scoperta, progressiva e continuamente differente, del grande “camino” che si innalza dalla hall d’ingresso

Ma vediamo l’opera nel dettaglio

Il grattacielo avrà base pressoché quadrata, 38 metri per 42, e l’area abitata terminerà 30 metri prima del tetto.
Darà leggerezza a tutta la struttura e culminerà in un giardino pensile.: «Accanto alla torre si svilupperà un’enorme area verde attrezzata, palazzine per le residenze e questo insieme dialogherà con il vicino Lingotto che invertirà il suo ingresso verso Fiat Avio, e l’Oval, sarà insomma una nuova città nella città» spiega Peveraro.

Da lontano sembrerà uno scrigno con il bosco dentro: il grattacielo, infatti, realizzato in cristallo e acciaio, sarà suddiviso da lame che sporzioneranno la luce e da serre.

Fino a 180 metri di altezza ci saranno solo uffici normali. Al suo interno, invece, si troveranno le scale e i servizi.
Per quanto riguarda i materiali con cui sarà realizzata l’opera, Fuksas aveva affermato “ saranno trasparenti: una cornice ideale per chi lavora nella politica un’opera di ingegno architettonico è sempre un inno alla democrazia, un modo per partecipare a tutti l’idea di pochi».

L’area sotterranea, adibita a parcheggio, misurerà 28 mila metri quadri e potrà ospitare fino a 3 mila auto.
In superficie invece sono previsti soltanto i pedoni che potranno passeggiare fra corsi d’acqua e viali alberati. «Un luogo tutto da vivere e un progetto di riqualificazione per la nostra città che non ha pari».

Il grattacielo verrà acquistato in leasing dalla Regione. «Un modo per avere maggiore certezza sul rispetto dei tempi - chiarisce Peveraro - perché è tutto interesse dell’Associazione temporanea d’impresa finire in fretta l’opera per cominciare a incassare le rate. Una rata di canone corrisponderà agli affitti passivi che paghiamo. Il che significa acquistare a costo zero una nuova sede e riorganizzare logisticamente gli uffici che oggi sono sparsi in tutta la città».